Ci sarà anche il ministro alla Sanità, Livia Turco, al tavolo dei relatori del convegno che, oggi, a Udine Fiere, porterà alla definizione del documento unitario dei medici di tutta Italia sul testamento biologico. Un confronto a più voci che, a meno di colpi di scena dell’ultima ora, si concluderà con l’elaborazione del testo destinato a chiudere la querelle da tempo in corso in tutto il paese sulle problematiche di fine vita e a consegnare alla categoria medica e, ancor di più, al paziente, uno strumento di autodeterminazione capace di superare anche le polemiche sull’eutanasia.
A sovrintendere i lavori sarà il presidente nazionale della Federazione dell’Ordine dei Medici, Amedeo Bianco, che già ieri, alla prima delle tre giornate friulane, parlando di testamento biologico all’assemblea nazionale degli Ordini, ha auspicato una discussione «fuori da qualsiasi furore ideologico» e definito «doveroso rispettare il volere del paziente». Un dibattito al vertice, dunque, ma non per questo chiuso agli apporti «di chiunque abbia qualcosa da suggerire», come ha ribadito il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Luigi Conte. Lo stesso che, sabato scorso, al “contro-convegno” organizzato dall’Azienda ospedaliero-universitaria e dall’associazione Scienza&Vita per proporre tesi completamente opposte a quelle sostenute dalla Federazione, aveva definito le volontà anticipate «non un banale foglio dove si decide di farla finita con la vita, ma un atto libero e volontario che suggella un rapporto fiduciario medico-paziente».
Ebbene, sarà proprio la posizione friulana una delle colonne portanti del modello di testamento biologico che la Federazione proporrà agli Ordini di tutta Italia. E alla cui composizione contribuiranno anche i rappresentanti dei 103 Ordini presenti sul territorio nazionale. Ieri, al Consiglio nazionale, la copertura aveva quasi raggiunto l’80 per cento. Ma oggi la percentuale è destinata a crescere. Non foss’altro che per la quantità di ospiti attesi. A cominciare dal ministro, il cui arrivo è previsto verso le 10.30, ma anche da Ignazio Marino e Paola Binetti, rispettivamente presidente e componente della Commissione sanità del Senato. La sessione della mattina approfondirà i profili giuridico, etico e deontologico, mentre quella pomeridiana, alla quale parteciperà anche l’assessore regionale Ezio Beltrame, illustrerà i risultati di un’indagine di Itaeld sulle scelte e i comportamenti di fine vita adottati dai medici del Nord, del Centro e del Sud. Ieri, intanto, la Federazione ha deciso di dare il via al primo corso a distanza sulla sicurezza dei pazienti e la gestione del rischio clinico.
Commenti
Battuta amara
Bella idea quella del testamento biologico, anzi, direi il massimo che si poteva ottenere con un governo del genere peccato solo che la Turco, credo tra non molto tempo, di testamento, dovrà scrivere il suo, sì, politico.
Daniele