Il nuovo network di Capezzone, “decidere.net”, è stato presentato in appena sette minuti
Sono tredici i punti del programma spiccatamente liberale e liberista in economia
Subito dopo si apre il capitolo delle privatizzazioni, quelle vere. Cioè di Rai, Ferrovie, Alitalia, Poste, servizi pubblici locali. Sul modello del primo anno di Governo di José Maria Aznar in cui furono privatizzate le 29 maggiori aziende pubbliche spagnole. Importante anche il settore controlli e burocrazia. E' prevista la responsabilità patrimoniale del pubblico amministratore: chi sbaglia e arreca un danno, paghi. Notevole anche il capitolo della semplificazione burocratica che porta alla già capezzoniana “impresa in un giorno”. Il nodo dolente della “riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali” viene affrontato di peso secondo la filosofia e il modello “welfare to work”. L’ età pensionabile a 65 anni per uomini e donne (con salita graduale di un anno ogni due anni, fino ai 65 anni nel 2018: a quel punto, ogni anno ci sarebbe un risparmio di 7 miliardi di euro). Con queste risorse, “realizzazione di una vera rete di ammortizzatori sociali: sostituzione dei miseri ammortizzatori esistenti (che tutelano 17 lavoratori licenziati su 100) con un ammortizzatore unico di un anno per tutti”.
Poi si mutua lo “statuto dei lavori”, che era l'idea originaria di Marco Biagi e Tiziano Treu del 1997, e che viene ora ripresa dal Libro Verde della Commissione Europea sul futuro del diritto del lavoro (novembre 2006). Regime universale delle tutele minime (compresi gli ammortizzatori). Per Capezzone è inoltre essenziale la “detassazione del lavoro straordinario e gli aumenti salariali legati all'andamento dell'azienda”, nonché la “detassazione del lavoro straordinario, rendendo l'operazione conveniente sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.” E gli stessi aumenti salariali andrebbero legati all'andamento dell'azienda con la parte variabile dei salari connessa ai risultati raggiunti e alla produttività. Nei tre capitoli finali di questo “libro dei sogni” c’è l’abolizione del sostituto d'imposta per i lavoratori dipendenti, il “superamento degli ordini professionali” e l’abolizione del valore legale titolo di studio cosa che marcia insieme alla valutazione dei docenti di ogni ordine e grado con messa online dei relativi risultati, sul modello inglese.
A questo punto la scommessa è questa: riuscirà il network di Capezzone a infettare la politica italiana con questi “sogni mostruosamente proibiti” oppure i riflessi conservatori della destra e della sinistra lo ammazzeranno nella culla?
A giudicare dalle prime adesioni importanti, Giuliano Cazzola, Michel Ledeen e Giuseppe Pennisi per tutti gli altri, si direbbe che qualcuno che ci crede possa esserci.