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Un casinò a Terrazza a mare

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Sabato 7 luglio in occasione di un convegno a Strasa sarà formalizzata la candidatura di Lignano

Una casa da gioco può rilanciare il turismo secondo l’assessore Iermano
C’è mobilitazione dopo le iniziative annunciate in Slovenia

LIGNANO. Un casinò a Terrazza a Mare. Sull'onda della mobilitazione che sta portando la vicina Slovenia ad attrezzarsi per aprire una casa da gioco tra le più grandi in Europa, Lignano estrae dalla manica il proprio asso. La riqualificazione e conversione dell'edificio simbolo della località balneare, rappresenta per il Comune la concreta possibilità di vincere la delicata partita contro i grossi competitori stranieri, segnando una svolta decisiva per il turismo in regione. La candidatura di Lignano ad ospitare un casinò, il quinto in Italia dopo Venezia, Sanremo, Campione d'Italia e Saint Vincent, sarà formalizzata ufficialmente sabato 7 luglio, in occasione del convegno organizzato dal Comune di Stresa e dall'Anit, l'associazione nazionale per l'incremento turistico.
"Casinò: per un progetto responsabile di gioco pubblico" è il titolo del meeting cui parteciperà il cartello di località che aspira al rilascio della concessione. Vi hanno aderito ventidue comuni turistici tra più importanti a livello nazionale, tra cui Capri, Fasano, Salsomaggiore, Alghero, Sorrento e per il Friuli Venezia Giulia, Lignano e Grado, i quali hanno anche presentato diverse proposte di legge per il rilascio di nuove autorizzazioni. Finora respinte. A Stresa saranno presenti il vice ministro agli Interni Giuseppe Minniti, il sottosegretario del ministero delle Finanze Alfiero Grandi, l'onorevole Daniele Capezzone e Antonio Catricalà, presidente dell'Anti-trust. Sul Lago Maggiore interverrà anche l'assessore comunale al turismo, sport e attività produttive Gianni Iermano, per sostenere il nome di Lignano Sabbiadoro come possibile città ospitante una casa da gioco.
Il recente "no" ai casinò da parte del ministro dell'Interno Giuliano Amato, renderà il gioco più arduo per Iermano, il quale, però, ha dalla sua un progetto concreto. Ora che le concessioni sono bloccate a causa degli ostacoli innalzati, l'amministrazione lignanese spera di aprire le maglie del Governo. «Se va in porto il progetto sloveno, noi saremo penalizzati - spiega Iermano, il quale vede nell'iniziativa - l'occasione per offrire migliori servizi». L'assessore porta come esempio la città di Sanremo, la quale riceve 120 milioni di euro l'anno grazie alla convenzione con il casinò. «Grazie alla benzina agevolata l'economia regionale è tornata a respirare, bloccando la fuga verso la Slovenia, fenomeno che aveva colpito anche Lignano, nonostante fosse il comune più distante dal confine. Ciò deve far riflettere, tenuto conto che proprio in questo momento i governi stranieri stanno cercando di favorire questo genere di turismo».

Data: 
Sabato, 30 June, 2007
Autore: 
Davide Sciacchitano
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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Commenti

Condivido in pieno l'idea di costruire un casinò in quel di Lignano Sabbiadoro anche per dare nuovo slancio all'economia locale che altrimenti vivrebbe solo d'estate mentre con un casinò tutto l'anno la cosa assumerebbe una prospettiva assai diversa, no?
Certo e che lo scontro con il proibizionista Amato è assai duro ma speriamo che su questa idea anche la Regione FVG dia una mano in questo senso, secondo voi la darà? Mah...
Daniele