«Pace a senso unico»

Il consigliere regionale forzista Franco Dal Mas "bacchetta" le associazioni culturali cittadine e i militanti

«Certo molti sfileranno oggi sotto l'ombrello del pacifismo senza condizioni, che da tempo offre sicura protezione a forze così diverse, da Rc alle organizzazioni cattoliche del solidarismo militante, ai disobbedienti No global, persino alla Margherita, non da ultimi anche gli "operatori culturali" della pace di casa nostra». Parola del consigliere regionaleazzurro, Franco Dal Mas, che interviene sulla manifestazione per la pace di oggi a Roma e sulla presa di posizione di diverse associazioni culturali cittadine.
«È probabile - sostiene ancora - che a Roma sia additato un solo nemico, che non sarà Saddam. Sarà essenzialmente una sfilata contro l'imperialismo americano, contro Bush, contro i leader occidentali che hanno manifestato solidarietà all'America, cominciando da Berlusconi e Blair. Perché questa Sinistra militante, progressista, pacifista e No global non si è appropriata piuttosto dell'iniziativa di Pannella, che chiede a gran voce l'esilio del dittatore di Bagdad? Non serve certo attendere per sapere se sarà evocato l'11 settembre, se ci sarà la contestazione del terrorismo internazionale.
Il rifiuto dei "se" e dei "ma" ha un solo significato: superare il problema di partenza, ovvero il regime iracheno e la minaccia che questi rappresenta per la comunità internazionale. Insomma, la cognizione dei confini che attraversano il mondo, partendo da quello tra democrazia e dispotismo. La pace senza condizioni vuol essere forse un principio morale, ma si traduce nel suo opposto». «La Sinistra ha scelto la guerra alla guerra per la libertà - puntualizza Dal Mas -, offrendo di fatto supporto politico a un tiranno. Liberare l'Iraq dal despota significa liberare il popolo dal dispotismo. Il principio morale in politica è la libertà, com'è stato nella lotta contro nazismo e comunismo».