Emma Bonino critica la collega Pollastrini: sull'età pensionabile delle donne sbaglia.
"Io non ho mai amato la società per quote, i bianchi, i neri, i gialli, le specie protette. Non credo alla cooptazione, alle cose gratis, alle cose facili. Voglio essere scelta per merito e non per numero. Le quote transitorie, in attesa di periodi migliori, le posso capire e accettare in Afghanistan...". Emma Bonino, ministro per il commercio internazionale e le politiche europee, non ha molta voglia di esercitarsi sulle pari opportunità, nonostante I'autorevole monito del presidente della Repubblica che vorrebbe ci si occupasse di più e meglio delle donne. "Non voglio fare polemiche su questo argomento, non ho tempo da perdere, i radicali stanno preparando "Coraggio Laico" la contromanifestazione nel giorno del "Family Day"... Basta poco, però, per accendere la miccia, basta leggere alla Bonino una dichiarazione della sua collega Barbara Pollastrini, in materia di pensioni.
Ministro, la Pollastrini dice: "Trovo incredibile la proposta di equiparare l'età pensionabile fra uomini e donne".
"Ha detto proprio così?".
Sì.
"E allora io trovo incredibile che lei trovi incredibile una cosa del genere dal momento che, con la Grecia, siamo gli unici, nell'Europa consolidata dei 15, dei 20, ad avere ancora questa discriminazione per legge. Siamo in piena infrazione e dovremo adeguarci, altrimenti arriveranno le multe della Corte di Giustizia. Vorrei ricordare alla Pollastrini che, all'età pensionabile uguale per uomini e donne, ci credono le grandi socialdemocrazie, non le destre con il coltello in mano. Francamente non capisco perché le donne dovrebbero essere costrette a lasciare il lavoro se non lo vogliono, ad andare in pensione, magari per fare le badanti".
Pollastrini ricorda come le donne facciano spesso lavori usuranti, lavori di cura e maternità.
"Non è che i figli li abbiamo solo noi! Io non credo che sia questo il modo di promuovere la presenza femminile nella sfera lavorativa in un Paese come il nostro dove è scandalosamente bassa. Penso sia più utile garantire sostegno alle donne nell'età critica, quando affrontano la maternità, quando hanno figli piccoli. Non capisco perché le si debba penalizzare a fine percorso... Si potrebbe piuttosto finalizzare i risparmi della spesa pubblica, ottenuti equiparando l'età pensionabile, al miglioramento della rete di protezione, alla costruzione di asili nido, al potenziamento dei servizi".
Ne potrete discutere presto in Consiglio dei ministri. Pollastrini ha annunciato un disegno di legge sull'uguaglianza.
"Non ne so nulla, lo esaminerò con interesse, senza pregiudizi. Spero solo che non si rifaccia a schemi di quote e contro quote".
Intanto, Prodi annuncia che nel Comitato Costituente del Partito democratico il 50 percento sarà riservato alle donne.
"Per ora registro che l'assemblea, uscita dal congresso della Margherita, conta 98 membri di cui solo otto donne".
Voi radicali vi sentite con la coscienza a posto.
"E' tutto al femminile: presidente, segretario, tesoriere. Bisogna che anche negli altri partiti le donne si facciano valere negli organi decisionali, seguano l'esempio di Ségolène Royal, lancino la sfida. Lei, comunque vada, ha già vinto".
Però niente quote, niente commissioni parlamentari a vigilare...
"No, quello è ciarpame vecchio, ci vogliono idee più fresche".