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Pace, nove gonfaloni a Roma

Testo: 

Aumentano le adesioni in provincia all'esposizione nei municipi della bandiera dell'arcobaleno
Alcune delegazioni comunali oggi parteciperanno al corteo

Sono nove le amministrazioni comunali della provincia di Pordenone che hanno inteso aderire all'appello lanciato dal coordinamento regionale degli enti locali per la pace e partecipare alla marcia contro il conflitto in Iraq che si terrà quest'oggi a Roma. Un invito accolto dalle municipalità di Aviano, Budoia, Fanna, Fontanafredda, Meduno, Montereale Valcellina, Pordenone, Sequals e Zoppola, alcune delle quali saranno presenti nel corteo con amministratori e gonfaloni.
Nel capoluogo, però, la decisione della giunta di non esporre il vessillo dell'arcobaleno, esposto, invece, in molti municipi, tra i quali anche quelli di Maniago e San Vito al Tagliamento, ha suscitato reazioni polemiche. Michele Negro e Giovanni Moroldo, in particolare, di Rifondazione comunista, hanno dichiarato che intendono colmare, nella giornata di oggi, «il vuoto che si è creato, esponendo, a nome di tutto il variegato mondo della pace, la bandiera dal palazzo comunale».
Un blitz annunciato che si accompagna ad una dura critica nei confronti del sindaco di centro-sinistra, Sergio Bolzonello. «Vorremmo ricordargli - sottolineano - che non è possibile essere al di sopra della pace, altrimenti si finisce per sostenere la ragione opposta che è quella della necessità del conflitto armato». Ricordando che l'esposizione del vessillo verrà fatta pure dall'amministrazione di San Vito, che ha in giunta esponenti di Forza Italia, Negro e Moroldo rimarcano che «agli amministratori, in questo momento, è chiesto di pronunciarsi con atti concreti, in maniera precisa e rigorosa. Solo il predecessore di Bolzonello diceva di rappresentare tutti senza esporsi su importanti argomenti: non vorremmo che il sindaco attuale pensasse di emulare Pasini». Da qui la richiesta al centro-sinistra di esprimersi e la denuncia che nell'ordine del giorno, presentato proprio dalla maggioranza, che verrà discusso in consiglio lunedì, manca l'invito ad esporre la bandiera.
Critico con Bolzonello anche Antonio Verrillo, segretario provinciale della Feneal Uil di Pordenone, per il quale la scelta del sindaco è «sconcertante. Il suo agire - afferma - mi sembra teso a mantenere equilibri politico-istituzionali, più che a rappresentare il volere della cittadinanza».
Di diversa opinione, invece, il consigliere regionale di Forza Italia, Franco Dal Mas, il quale critica la scelta, tra gli altri, degli operatori culturali pordenonesi (Cinemazero, Assoprosa, Casa dello studente e Spazio cultura) di firmare un appello per la pace. «Mi chiedo - afferma - perché non si siano appropriati piuttosto dell'iniziativa di Marco Pannella che chiede a gran voce l'esilio del dittatore di Bagdad. Il rifiuto dei "se" e dei "ma" ha un solo significato, ovvero superare il problema di partenza e cioè il regime iracheno e la minaccia che questi rappresenta per la comunità internazionale. La sinistra - conclude Dal Mas - ha scelto la guerra alla guerra per la libertà, offrendo, di fatto, supporto politico ad un tiranno e ad un regime dispotico».
(ste.pol.)

Data: 
Sabato, 15 February, 2003
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
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