Il simbolo non esposto in municipio per rispetto di chi la pensa diversamente
In occasione della marcia per la pace che si terrà sabato a Roma non sarà affissa alcuna bandiera arcobaleno dalle finestre del municipio di Pordenone.
Una scelta che il sindaco ha voluto per ribadire la volontà di rappresentare tutti, anche coloro che credono che il conflitto armato sia necessario.
di STEFANO POLZOT
Tutto ciò nonostante le pressioni che, stando ad indiscrezioni, sono giunte da parte di alcune componenti della maggioranza, in particolare quella diessina, affinché ci fosse un atto ufficiale da parte dell'esecutivo. E' polemica, peraltro, anche sul fatto che non è stata ancora discussa la mozione, presentata da Forza Italia, che ha fatto proprio l'appello di Marco Pannella, affinché Saddam Hussein sia pacificamente destituito dall'Onu, sull'argomento.
Il documento, insieme a quello elaborato congiuntamente dai gruppi di maggioranza, che ribadisce la necessità di esperire tutte le soluzioni affinché il conflitto sia evitato, dovrebbe andare in discussione lunedì, nel corso della seduta, convocata dal presidente del consiglio, Alvaro Cardin, per le 18, dedicata solo alle mozioni, che riguardano anche materie urbanistiche e relative ai lavori pubblici.
Per Stefano Santarossa e Andrea Frusteri, dei Radicali friulani, «è scandaloso il comportamento di alcuni capigruppo della maggioranza, tenuto conto che la mozione è stata depositata il 27 gennaio. La discussione, infatti, è stata bloccata dalla maggioranza di centro-sinistra che ha stabilito altre priorità. Non sarebbe un segno di saggezza, né di buonsenso attendere lo scoppio del conflitto prima di pronunciarsi sull'argomento».
Sono, peraltro, numerose le amministrazioni che hanno deciso di aderire alla marcia della pace. Lo ha deliberato ufficialmente, ad esempio, il Comune di Aviano, che, oltre ad esporre la bandiera, sarà presente a Roma con l'assessore Del Savio, munito di gonfalone, come pure quello di Montereale Valcellina, dove il sindaco, Nevio Alzetta, e alcuni amministratori hanno acquistato di tasca propria i vessili con i colori dell'arcobaleno che hanno donato alle scuole.
Bandiera esposta, pure, a San Vito al Tagliamento. Il drappo con la scritta "pace" è stato consegnato al sindaco, Gino Gregoris, dal presidente dell'associazione mutilati e invalidi di guerra, Tarcisio Gardin.
Della situazione si parlerà anche nel corso della direzione dei Democratici di sinistra, che il segretario provinciale, Fabrizio Venier, ha convocato per questa sera. «Lancerò un invito forte e pressante - sostiene - affinché tutti gli iscritti si attivino e la stessa federazione sarà a disposizione per la distribuzione delle bandiere della pace». L'appello lanciato ai consiglieri comunali diessini, inoltre, è quello di fare in modo che nelle assise comunali si apra un dibattito sull'argomento e, simbolicamente, gli esponenti della Quercia dovrebbero esibire un fazzoletto bianco. «E' fondamentale che un movimento come quello dei Ds - conclude Venier - faccia sentire la sua voce in un momento cruciale qual è quello attuale».