Architetti e ingegneri si trovano d’accordo nel contestare la normativa nazionale e regionale sulla progettazione delle opere pubbliche. «Le discutibili recenti modifiche alla legge regionale su appalti e incarichi professionali – affermano gli Ordini di ingegneri e architetti – evidenziano la necessità di una completa riscrittura delle attuali norme e regolamenti. Il velleitario ingresso, voluto dal Governo, delle prestazioni professionali in un libero mercato senza regole sta promuovendo disattenzione alla qualità e creando spazio a un mercato dove la libera professione viene mortificata».
Gli Ordini contestano la situazione in cui versano le amministrazioni pubbliche e sottolineano la difficoltà dell’inserimento dei giovani in un corretto contesto lavorativo. «Si avverte quindi la necessità – continuano i professionisti – di programmare entro breve un incontro per mettere insieme le reciproche esigenze di tutti i tecnici interessati alle opere pubbliche al fine di trovare insieme quelle regole che altri non hanno saputo dare. Con questo spirito si è deciso di ricercare il coinvolgimento di tutti gli Ordini e i Collegi provinciali delle professioni tecniche».