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I Cittadini puntano su Donatella De Gironcoli.

Testo: 

Le nomine alla Sdag continuano a far discutere.
Pipi (Radicali): «Per l’ennesima volta è mancata la trasparenza»
Sempre più probabile una corsa in solitaria degli illyani alle prossime elezioni

Laura Fasiolo spera ancora che ci possa essere una soluzione unitaria. Altrimenti, il movimento farà il grande passo e presenterà il suo nome»

Il centrosinistra potrebbe presentarsi alle prossime elezioni comunali con tre candidati. I Cittadini per il presidente - infatti - potrebbero correre da soli. E presentare alle prossime elezioni comunali l’insegnante Donatella De Gironcoli come candidato sindaco.
Conferme non ce ne sono ma sarebbero «molto alte» le possibilità di una corsa autonoma del movimento illyano.

L’obiettivo principale - sottolineava nei giorni scorsi Laura Fasiolo - è quello di arrivare a una candidatura unitaria ma è chiaro che di fronte a un centrosinistra sempre più spaccato, i Cittadini potrebbero scegliere di correre da soli: sarebbe anche l’occasione per contarsi. Naturalmente, poi, gli illyani confluirebbero in un eventuale ballottaggio sulla candidatura del centrosinistra: nel primo turno, però, potrebbe esserci la corsa in solitaria.
Donatella De Gironcoli è uno dei nomi possibili da schierare nella competizione elettorale. Non a caso,la stessa Fasiolo (era il 6 aprile scorso) aveva lasciato
intendere una possibile candidatura di Donatella De Gironcoli. «La decisione di Brandolin di non candidare non ha nulla a che vedere con le dichiarazioni di Illy sul passivo dell’Aeroporto di Ronchi (di cui Brandolin è presidente ndr). Brandolin ha deciso di non candidare a Gorizia ben prima che uscisse la notizia della perplessità di Illy sul passivo dell’Aeroporto ».
Nel frattempo, il caso delle nomine di Brancati aivertici della Sdag continua a far discutere. Ad intervenire oggi è Pietro Pipi, componente del Comitato nazionale dei Radicali italiani.
«Non sono in discussione la buona volontà e l’impegno che il giovane presidente della Sdag dichiara di voler profondere nell’espletamento della nuova carica. È
inaccettabile il fatto che non si sia giunti alla nomina attraverso un percorso di trasparenza e di valutazione delle capacità ed esperienze professionali e dei curriculum dei possibili candidati alla presidenza.
Proprio perchè anche chi lo ha preceduto è stato nominato con un criterio spartitorio pone il problema di cambiare metodo. Se si fanno degli errori in passato non è un buon motivo per perpetuarli in eterno.
I radicali pongono, da sempre, la questione delle nomine nelle aziende pubbliche e partecipate: il metodo deve essere meritocratico che è il miglior viatico verso la sconfitta della partitocrazia ».

Data: 
Domenica, 8 April, 2007
Autore: 
fra. fa.
Fonte: 
IL PICCOLO - Gorizia
Stampa e regime: 
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Commenti

Riporto alcune osservazioni, avendo una conoscenza limitata della situazione a Gorizia.
1) Mi sembra davvero convincente nei contenuti la campagna sui costi e sulla degenerazione dela politica portata avanti da Pietro.
2) Vedrei bene la candidatura a Sindaco di Pietro, da annunciare con i punti programmatici sulla trasparenza, consci che questa può essere l'occasione di crescita del gruppo dei radicali. Non mi convince invece intrupparsi nei due poli attualmente presenti nella realtà di Gorizia. Un tentativo potrebbe essere l'avvicinamento ai cittadini di Malattia (vedi la pubblicazione del libro bianco con le nomine politiche negli enti.)
3) Il risultato da raggiungere è l'elezione di Pietro in Consiglio Comunale.
4) Naturalmente, come già comunicato, sono a disposizione per dare una mano ai compagni goriziani.

L'elezione a consigliere di Pipi a Gorizia? Ovviamente con la CDL che, detto tra noi, vincerà a mani basse e poi altre strade politiche praticabili plausibili, conti alla mano, non ne vedo proprio e bisogna anche pensare che candidandosi con la CDL si ripeterebbe, a Poli inversi, l'operazione fatta, con successo, a Pordenone, con la Powell e quindi se la logica, in questo pazzo e strampalato partito, ha ancora un senso, la direzione da prendere, per me, è quella da me appena detta.
Daniele