Nel 2007 scadono i vertici delle principali società regionali, All'Areran Patuanelli rischia
Al via la corsa alle nomine
Malattia non molla sulla proposta di legge nonostante i dubbi di Quercia e Margherita
TRIESTE Il 2007 è l'anno delle nomine. Quelle che la giunta dovrà rinnovare, visto che sono in scadenza i vertici di alcune delle più importanti società regionali, a partire dalla Friulia holding, e quelle della «nuova disciplina delle nomine di competenza regionale».
Ed è proprio sulla proposta di legge dei Cittadini per il presidente, che punta a costituire un Garante delle nomine e soprattutto a togliere ai partiti il monopolio delle designazioni, che Intesa democratica rischia di dividersi. La proposta, arenata in commissione, riprende il suo tortuoso cammino nelle prossime settimane: un percorso che non si preannuncia breve. Né scontato: Bruno Malattia, il leader dei Cittadini, conferma l'intenzione di «andare sino in fondo». Checché ne pensino i sinora riottosi alleati. Ma assai difficilmente la proposta di legge entrerà in vigore in tempo utile per condizionare la prossima tornata di nomine. Ad aprirla, a fine giugno, sarà proprio Friulia holding. Ebbene, stando alle prime indiscrezioni, la «trimurti» al comando non dovrebbe essere in discussione: Augusto Antonucci, il presidente, Federico Marescotti e Michele Degrassi, i due vicepresidenti, sarebbero tutti in odor di riconferma.
Dopo la holding, ed entro la fine dell'anno, la Regione o (nel caso delle partecipate) proprio la Friulia dovranno rinnovare altre società e enti di peso: l'Areran, l'Agenzia regionale per la negoziazione, guidata da Gianfranco Patuanelli designato dalla Margherita; l'Agemont, l'Agenzia per la montagna, presieduta da Alberto De Toni scelto dal presidente della Regione; la Finest, capitanata da Maurizio Cini, indicato dalla Margherita, nonché il Mediocredito affidato su input diellino a Flavio Pressacco. Stando al tam tam di palazzo tutti questi nomi, per lo più al primo mandato, andrebbero verso la riconferma. L'unico in dubbio sarebbe Patuanelli che potrebbe essere destinato ad altri compiti.
Sempre nel 2007 scadono i vertici del Consorzio dell'aeroporto controllato però dal centrodestra nonché quelli della Promotour il cui presidente Luca Vidoni è stato scelto dall'assessore Enrico Bertossi. Sarà poi la volta del Sincrotrone di Trieste, del Polo tecnologico di Pordenone (presieduto da Valter Taranzano) e del Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia. Ci sono anche Agrapromo e Ersagricola.
Più ravvicinato delle nomine, però, è l'appuntamento con la proposta di legge dei Cittadini che sono pronti a tornare in commissione e a riaprire un nuovo fronte, dopo il braccio di ferro sulla legge elettorale che ha consentito al gruppo di Malattia di portare a casa il limite dei tre mandati per i consiglieri regionali. Il testo, approdato in commissione ristretta già a fine 2006, non ha fatto grandi passi avanti. Lo scoglio da superare - prima con i partiti della maggioranza e poi con l'opposizione - resta sempre quello dell'Autorithy di garanzia che, formata da tre persone, dovrebbe fissare preliminarmente i requisita raccogliere le domande e i curricula, esaminarli collegialmente e quindi trasmetterli all'organo cui compete la nomina: giunta, presidente o consiglio regionale potrebbero optare comunque per un candidato al di fuori dell'elenco, motivando la decisione. Nemmeno questa opzione, però, vince lo scetticismo di Ds e Margherita che evidenziato diverse perplessità di forma e merito: la battaglia sta per ricominciare.