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MOZIONE PER LA MORATORIA SULLA PENA DI MORTE

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO DEL COMUNE DI SAN QUIRINO
"LE REGIONI, LE PROVINCE E LE CITTA’ ITALIANE PER LA MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI CAPITALI"

Il Consiglio Comunale di SAN QUIRINO

CONSIDERATO CHE

- La situazione della pena di morte nel mondo è radicalmente e favorevolmente cambiata negli ultimi dieci anni: nel 1993 i paesi membri dell’ONU mantenitori erano 97, oggi sono 55, 42 in meno;
- l’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte in atto nel mondo si è confermata anche nel 2005 e nei primi mesi del 2006: oggi, i paesi o i territori che hanno deciso di abolirla totalmente sono 88; gli abolizionisti per crimini ordinari sono 10; 1 paese, la Russia, in quanto membro del Consiglio d’Europa è impegnato ad abolirla e, nel frattempo, attua una moratoria delle esecuzioni; quelli che hanno introdotto una moratoria delle esecuzioni sono 5; i paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono cioè sentenze capitali da oltre dieci anni, sono 37;
- la tendenza a un abbandono della pena di morte trova conferma anche nel fatto che diminuisce ogni anno non solo il numero dei paesi mantenitori, ma tra questi anche quello di coloro che la praticano effettivamente;
- tuttavia, oltre il 98% del totale mondiale delle esecuzioni compiute ogni anno nel mondo avviene in paesi totalitari ed illiberali come la Cina, l’Iran e l’Arabia Saudita, paesi nei quali, a ben vedere, la soluzione definitiva del problema, più che alla lotta contro la pena di morte, attiene alla lotta per la democrazia, l’affermazione dello stato di diritto, la promozione e il rispetto dei diritti politici e delle libertà civili;
- dopo la sconfitta nel 1994 all’Assemblea Generale dell’ONU per solo otto voti di una risoluzione per la sospensione delle esecuzioni capitali presentata dal governo italiano, a partire dal 1997 e sempre su iniziativa italiana, la Commissione dell’ONU per i Diritti Umani ha approvato ogni anno una risoluzione in cui si afferma che “l’abolizione della pena di morte contribuisce all’innalzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani“ e, a tal fine, si chiede “una moratoria delle esecuzioni capitali, in vista della completa abolizione della pena di morte“;
- la campagna internazionale a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali si è rivelata essere un’iniziativa pragmatica ed efficace contro la pena di morte, perché già dopo i primi pronunciamenti della Commissione ONU per i Diritti Umani molti paesi si sono convinti a sospendere le condanne a morte o le esecuzioni e, dopo alcuni anni di moratoria, hanno tutti proceduto nel senso dell’abolizione totale e definitiva della pena capitale, come è accaduto ad esempio in quasi tutti i paesi dell’est europeo e nel Sudafrica;
- la campagna per la moratoria, promossa agli inizi degli anni novanta da Nessuno tocchi Caino, poi fatta propria dall’Unione Europea e sostenuta in questi anni da un numero sempre crescente di paesi di tutti i continenti, si potrà dire felicemente conclusa solo quando una risoluzione con gli stessi contenuti di quelle approvate dalla Commissione ONU per i Diritti Umani di Ginevra passerà anche all’Assemblea Generale dell’ONU di New York;
- in base alle posizioni di voto espresse dai governi a Ginevra negli ultimi nove anni e in base alla attuale situazione giuridica e politica dei singoli paesi sulla pena di morte, una risoluzione “per la moratoria delle esecuzioni in vista dell’abolizione“ otterrebbe al Palazzo di Vetro almeno 100 voti a favore, la maggioranza assoluta dei paesi membri dell’ONU, una maggioranza che non potrà mai essere intaccata dai ‘no’, tenuto conto anche dei paesi indecisi che si asterranno dal voto;
- per dare nuova e maggiore forza in vista soprattutto della presentazione della risoluzione pro moratoria all’Assemblea Generale dell’ONU, è necessario creare una Coalizione di Governi promotori che veda coinvolti paesi rappresentativi di tutti continenti, non solo europei e occidentali, anche perché il fronte abolizionista non ha le sue basi solo in Europa, perché le Americhe sono un continente praticamente libero dalla pena di morte, in Africa essa è ormai caduta in disuso, mentre in Asia, il continente dove si effettua la quasi totalità delle esecuzioni nel mondo, non mancano esempi che vanno in senso opposto;
- una moratoria universale delle esecuzioni capitali stabilita dall’Assemblea Generale dell’ONU - in attesa dell’abolizione mondiale e totale - potrebbe salvare migliaia di condannati a morte, non solo quelli di cui tutti sanno e si preoccupano, ma anche gli innominati e i dimenticati della pena di morte, i detenuti nei bracci della morte di regimi autoritari e illiberali che muoiono ammazzati nel silenzio e nell’indifferenza generali.

ADERISCE

alla campagna di Nessuno tocchi Caino denominata “LE REGIONI, LE PROVINCE E LE CITTA’ ITALIANE PER LA MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI CAPITALI“ volta alla presentazione di una risoluzione in tal senso alla prossima Assemblea Generale dell’ONU.

IMPEGNA LA GIUNTA A

- sostenere la campagna di Nessuno tocchi Caino aderendo come socio fondatore per l´anno 2006 a Nessuno tocchi Caino versando un contributo di 500 euro, imputandone la spesa al capitolo ................................. che presenta la necessaria disponibilità;

- ad acquistare n. 10 copie del Rapporto Annuale di Nessuno tocchi Caino “La pena di morte nel mondo“ edito da Marsilio (1 copia 15 euro) da diffondere nelle scuole Medie e per i gruppi del Consiglio e per la Biblioteca;

- ad ospitare sul proprio sito, almeno per un mese, un banner, realizzato da Oliviero Toscani, per contribuire alla raccolta on line delle firme per la moratoria universale delle esecuzioni capitali;

- a inviare la presente deliberazione all´associazione Nessuno tocchi Caino.

San Quirino, 15 nov. 06

I firmatari

Stefano SANTAROSSA ____________________

Daniele GEROLIN ____________________

Alessandro DA ROLD ____________________

Antonella ANTONELLI ____________________

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