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«Né Friulia né Insiel nel mirino della Corte»

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Fvg, il procuratore De Luca ritorna sull’inchiesta avviata nei confronti di un ente

UDINE. L’inchiesta nei confronti di un ente del Friuli Venezia Giulia è stata aperta su segnalazione della Guardia di Finanza, che nei prossimi giorni farà visita a quello che il procuratore generale della Corte dei conti, Giovanni De Luca, definisce «un gioiello» della regione. Sabato scorso, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il magistrato aveva anticipato che la “nuova frontiera degli sprechi” sarebbero state le Spa partecipate della Regione. In particolare, è stata data per imminente la visita delle Fiamme gialle a un ente. Da sabato la ridda di voci ha animato il dibattito politico, soprattutto per cercare di individuare quale potrebbe essere l’azienda nel mirino. De Luca fa capire che si tratta di un «ente molto importante, un gioiello», e che sarebbe in provincia di Trieste. Si parla di Insiel o di Friulia. Il magistrato però fa capire che sono da escludere. La Gdf si presenterà per recuperare le carte fondamentali per l’inchiesta nel corso di questo mese. Secondo De Luca, è giusto che in Friuli Venezia Giulia si sappia che ci sono anche queste situazioni su enti che sembrano essere il fiore all’occhiello e che in realtà poi produrrebbero sprechi. Non dice altro, comunque è chiaro che tutto è partito da una segnalazione che è stata ricevuta dalla Gdf, che a sua volta ha fatto la segnalazione alla Corte dei conti.
Come si ricorderà, nella sua relazione di apertura dell’anno giudiziario della Corte dei conti, il procuratore De Luca aveva annunciato indagini a tutto campo sugli enti e le società partecipate, e massima attenzione sulle nomine di dirigenti e collaboratori esterni. In primo piano le nomine di dirigenti avvenute senza concorso, ma soprattutto i controlli sulle società partecipate, un settore nuovo, ma che, ha detto De Luca, potrebbe essere «la nuova frontiera delle spreco pubblico».
La prassi di affidare a società esterne determinate attività, aveva detto sabato il magistrato, lascia pensare che si tratti di un fenomeno dovuto «più dalla volontà di collocare persone gradite, consiglieri di amministrazione, presidenti e dipendenti, che da necessità gestionali». E De Luca aveva anche citato il caso di un «ente di grande prestigio, giusto vanto di questa regione, che riceverà nei prossimi giorni la visita di militari della Guardia di Finanza per una serie di irregolarità di carattere clientelare oltre che produttive di danni del suo patrimonio».
Un altro fronte – era stato segnalato – sono le assunzioni di dirigenti e collaboratori a contratto, «senza alcuna selezione e spesso senza altri titoli che la sponsorizzazione di qualcuno». Infine, un altro capitolo è quello del Comparto unico: la Procura ha ormai terminato l’istruttoria sulla sottoscrizione del contratto collettivo dei dipendenti regionali 2000-2001, un accordo non certificato dalla Corte, ma applicato comunque dalla giunta Tondo. Anche riguardo il recente contratto che ha concluso il percorso del Comparto unico, la Procura ha annunciato di voler verificare «che si realizzino gli effetti in termini di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa che tutti si aspettano dall’ingente investimento finanziario».
Su questo argomento ci sono stati rinvii a giudizio e gli atti sarebbero appena stati depositati.

Data: 
Martedì, 6 February, 2007
Autore: 
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Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Regione
Stampa e regime: 
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