You are here

«Uniti contro il terrorismo»

Testo: 

Politici e agenti di polizia invocano una reazione forte
«Uniti contro il terrorismo»
Numerose le reazioni anche in provincia di Pordenone all'attacco terroristico agli Usa. A partire dai politici.
RIFONDAZIONE COMUNISTA. «Siamo sconvolti dalla distruzione di vite umane così freddamente e barbaramente perpetrata. La violenza della guerra investe, ora, l'ordinaria quotidianità. É stato colpito il simbolo di una civiltà, di un Paese, di un impero. Non c'è nulla che giustifichi l'uso di tale violenza: non ci sono ragioni in nome delle quali sia lecito pagare un prezzo così alto in termini di vite umane. Dobbiamo batterci perchè, a questa tragedia, non seguano ritorsioni tali da mettere in moto soltanto ulteriori spirali distruttive. Diciamo di no alle politiche di ritorsione come diciamo no ad ogni tipo di fondamentalismo politico, religioso, imperiale».
UDEUR. «Gli atti terroristici non sono solo rivolti agli Usa ma a tutto il mondo civile e democratico. Risulta impensabile tanta barbaria e diventa persino difficile pensare che chi ha ideato e portato a termine tali atti sia da considerarsi "essere umano". Tutta la parte civile del pianeta deve isolare e condannare tali personaggi, per evitare che altri fanatici, che considerano la vita come il niente assoluto, possano ancora danneggiare la democrazia, la vita e la civiltà».
RADICALI. «Gli attentati dovrebbero dimostrare alle vittime ed agli involontari propalatori della più indecente propaganda antiamericana e antioccidentale che stare con l'America significa stare dalla parte di una civiltà tanto più preziosa quanto più è minacciata dall'attacco convergente di terrorismi, fanatismi e intolleranze di ogni risma. Oggi, chiunque, dovrebbe con onestà riconoscere che agli Stati Uniti spetta il ruolo e il rango di vittima. E di una vittima che va difesa, aiutata e ringraziata».
LISIPO (libero sindacato polizia). «Questo tipo di terrorismo ha dimostrato di essere in grado di osare l'inosabile, di poter colpire come, dove e quando vuole. In questa fase serve una forte cooperazione di tutti i servizi segreti, dal momento che è impensabile combattere il terrorismo con il soldato di guardia al deposito di benzina. Le forze dell'ordine italiane faranno il loro dovere, per intero. Ci auguriamo che le previsioni pessimistiche non debbano riguardare il nostro Paese». ADA (Associazione diritti degli anziani). «Non saranno gli attentati terroristici a mettere in pericolo la pace nel mondo. Gli anziani, a difesa della democrazia, si renderanno protagonisti di iniziative pacifiche e libertarie a supporto di quelle dei lavoratori attivi. Uniti in un unico obiettivo: la difesa democratica per una civile convivenza nel mondo contro ogni forma di terrorismo destabilizzante che vuole colpire inermi cittadini».

Data: 
Giovedì, 13 September, 2001
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Pordenone
Stampa e regime: 
Condividi/salva