«D’Elia dimettiti». Questo striscione ha accolto ieri l’onorevole della Rosa nel pugno all’ingresso della casa circondariale di via Barzellini, per iniziativa della segreteria provinciale del Consap, la Confederazione sindacale autonoma di polizia. Alcuni membri del sodalizio, fermi nella mattinata all’incrocio, hanno distribuito volantini ai passanti, chiedendo appunto a chiare lettere a Sergio D’Elia di rinunciare al proprio incarico di deputato per alcuni fatti legati al suo passato. Nei manifestini sono state illustrate chiaramente le ragioni dell’istanza. Si legge infatti: «La segreteria della Consap chiede all’onorevole Sergio D’Elia, già membro di Potere operaio, poi di Senza tregua e quindi dirigente di Prima linea, condannato a 25 anni di prigione, ne ha scontati solo 12 grazie a una riduzione di pena, per l’assalto al carcere di Firenze, in cui rimase ucciso l’agente Fausto Dionisi, e attuale membro della Camera ed eletto dall’Unione segretario della Camera, di dimettersi dalla carica».