Il consigliere comunale radicale Raffaella Powell: stupita dalle affermazioni di D’Elia, nuova struttura necessaria
Il sottosegretario Rosato: percorso tortuoso, nessuno s’opponga
«La procedura per la realizzazione del carcere di Pordenone è stata avviata: è scontato che prosegua. Il problema non si pone: il carcere va realizzato. Nessuno, però, si metta di mezzo per rendere più arduo un percorso già difficile». Parola del sottosegretario all’Interno, Ettore Rosato.
Dopo la visita alla casa circondariale di piazza della Motta dell’esponente della Rosa nel Pugno e segretario della Camera dei deputati, Sergio D’Elia, e la conseguente protesta del sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, il sottosegretario all’Interno, Ettore Rosato, rassicura: il carcere di Pordenone resta una priorità.
D’Elia aveva spiegato, nel corso di una conferenza stampa, che «a parer mio la situazione non richiede la costruzione di un nuovo carcere». La sezione critica, quella dei detenuti per reati a sfondo sessuale, «potrebbe essere scorporata in Triveneto» mentre «la completa applicazione delle leggi penitenziarie consente al carcere di funzionare».
Un’affermazione che non era piaciuta al sindaco, Sergio Bolzonello, impegnato in una difficile partita, assieme al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per sbloccare la situazione a seguito della procedura d’infrazione aperta dalla Commissione europea, sull’assegnazione dell’appalto quando era ancora in carica il governo Berlusconi.
«Il nuovo carcere è necessario», ha spiegato il sottosegretario all’Interno, Ettore Rosato, e «stiamo lavorando per risolvere i problemi. Ho il supporto collaborativo - ha aggiunto – dell’onorevole Manlio Contento, tanto che siamo andati dal ministro Mastella con il sindaco Bolzonello e una delegazione di pordenonesi. Attendiamo una risposta che già in premessa ci era stato detto che non sarebbe stata semplice, rispetto al progetto e ai finanziamenti».
Il carcere «serve, non si pone il problema: va realizzato. Nessuno si metta di mezzo – ha esortato – per rendere più arduo un percorso già difficile». Con il cambio di maggioranza, sono ripartite le “competizioni“ per l’assegnazione di finanziamenti, ma «la procedura di Pordenone è già iniziata ed è scontato continuarla. Ci sarà da fare un’altra gara? La rifaremo, non siedo al posto di Prodi e quindi non parlo per lui, ma sto lavorando per ottenere il risultato, visto che le risorse a disposizione sono sempre meno e le domande sempre di più». Se il carcere attuale «ha celle vuote, fa piacere, ma prima o poi – ha concluso Rosato – torneranno a riempirsi e il problema si riproporrà».
Intanto il consigliere comunale Raffaella Powell, radicale eletta nella lista del Fiume, presente alla conferenza stampa di D’Elia, ha spiegato che «sono rimasta abbastanza stupita da quelle affermazioni, ma le ho ritenute opinioni personali: una nuova struttura è necessaria» mentre il segretario dei Radicali friulani, Stefano Santarossa, spiega che «non c’è nessuna intenzione di ostacolare il progetto avviato». Lo Sdi, attraverso il segretario provinciale, Beppino Nosella, si smarca dall’alleanza nella Rosa e annuncia «gazebo, lettera al ministro e firme» per chiedere «il nuovo carcere».
Commenti
Powell
Finalmente una dichiarazione della Raffaella. Anche se è smaccatamente filo-bolzonelliana. Mi piacerebbe che spiegasse la sua posizione e perchè non è d'accordo con D'elia.