Illy al quarto posto
UDINE. Negli spazi televisivi destinati dalla Rai regionale all'informazione la coalizione di maggioranza che governa la Regione ha un indice di apparizione più elevato rispetto a quella di minoranza. I tempi riservati ai singoli personaggi politici sono largamente superiori se rapportati a quelli dei partiti di riferimento. C'è anche una chiara asimmetria tra i problemi trattati all'interno dei servizi giornalistici e quelli che realmente interessano i cittadini. In più, lo spazio destinato agli enti locali e alle istituzioni vicine ai cittadini è troppo scarso se comparato alla cronaca.
Sono queste le conclusioni cui è pervenuto l'ultimo studio commissionato dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) che ha testato i contenuti dei telegiornali in lingua italiana e slovena irradiati dalla Rai del Friuli Venezia Giulia. Nel periodo di due mesi monitorato lo scorso anno, i politici più citati sono il presidente della Regione, Renzo Tondo, con una presenza pari al 29,22% del totale, segue l'assessore all'industria Sergio Dressi con il 7,36% e il sottosegretario agli esteri Roberto Antonione con il 6,71%. Riccardo Illy è quarto con il 4,33% di citazioni sul totale, seguito dall'assessore alla sanità Valter Santarossa con il 3,68% e dal presidente del consiglio regionale, Antonio Martini col 3,03 a pari merito con l'assessore regionale alle finanze Pietro Arduini. Al 2,38 invece il deputato di Fi, Ferruccio Saro, il parlamentare triestino Roberto Damiani e l'assessore all'agricoltura Daniele Narduzzi.
Le citate linee interpretative sono state ricavate dall'analisi delle rilevazioni quantitative effettuate dall'agenzia giornalistica Opinione di Trento ed analizzate dal professor Francesco Pira e dal dottor Luca Gaudiano. Innanzitutto è emerso che, nell'ambito della "par condicio", gli esponenti e le forze di maggioranza presenti in regione hanno ricevuto generalmente spazi e visibilità nettamente superiori a quelli annoverati alla minoranza, soprattutto nelle "citazioni" e nelle "interviste" a singoli esponenti politici. Da notare una particolarità: tra le file dell'opposizione politica regionale, spiccano gli ampi spazi concessi al deputato triestino Riccardo Illy, nonostante avesse cessato le funzioni di sindaco di Trieste fin dall'anno Duemila.
Il secondo rilievo è dato dalla costante perdita di posizioni dei partiti rispetto ai singoli esponenti politici che ne sono l'espressione visiva e li incarnano. Si tratta di un processo - rileva lo studio - in atto ormai da tre lustri, ma che ha subito una decisa accelerazione a partire dai primi anni Novanta, quando si è fatta strada la formula della "personalizzazione" del confronto politico, soprattutto in periodo elettorale. Il terzo elemento da sottolineare ha riguardato la tipologia dei temi trattati nelle discussioni politiche riportate dai telegiornali, non sempre in sintonia con le esigenze informative più rilevanti nell'ottica dei cittadini e dell'interesse generale. E' sembrata singolare, si cita a mo' di esempio, la grande quantità di spazi concessi al tema della nomina del nuovo presidente di Autovie Venete, scarsamente avvertito dall'opinione pubblica nella "scaletta" delle sue priorità, rispetto alla legge finanziaria, alla gestione della sanità, all'andamento dell'economia e ai suoi riflessi occupazionali.
Osservando i dati riferiti al territorio, la ricerca sottolinea la difficoltà che le notizie di "amministrazione" hanno incontrato nel "bucare" gli schermi e trovare spazi adeguati all'interno dei telegiornali Rai regionali, rispetto ai fatti di cronaca e di "nera", risultati prevalenti in misura schiacciante. Ciò è dovuto, almeno in parte - fanno notare gli analisti a conclusione del loro studio - alla mancanza, da parte degli Enti locali periferici, di propri strumenti di comunicazione pubblica. Tale carenza è probabilmente alla base anche della sproporzione registrata tra lo spazio concesso all'area triestina in confronto alle altre tre province, in particolare a quella di Udine che da sola conta oltre la metà dei 219 comuni del Friuli Venezia Giulia.
Abbondio Bevilacqua