Domenica e lunedì urne aperte
Forza Italia: «Ci hanno intimidito»
Pordenone
Campagna elettorale per il Referendum Costituzionale agli sgoccioli. Per la vertià c'è subito da dire che non c'è stato grande movimento, nonostante il voto referendario interessi la Carta Costituzionale. Già da questo pomeriggio nelle scuole della città e della provincia inizierà l'allestimento dei seggi. Domani saranno timbrate le schede poi domenica dalle 8 alle 22 e lunedì, dalle 7 alle 15 saranno aperte le urne. Immediato lo spoglio. Verrà consegnanta una sola scheda dove, oltre al quesito referendario ci saranno stampati un "Si" e un "No". Votare "Sì" significa confermare la legge del centrosinistra che ha modificato una cinquantina di articoli del Titolo V della Costituzione, votando "No", invece, la legge verrà abrogata. Il referendum non avrà bisogno di quorum: sarà valido anche se alle unre non ci andrà il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Per poter votare sarà necessario presentarsi con la tessera elettorale (chi l'avesse smarrita può recarsi nei servizi elettorali del comune di residenza e farsi fare il duplicato) e un documento di indentità.
Sotto l'aspetto politico la Casa delle Libertà si è schiarata in maniera compatta per il "Sì". Ma da Forza Italia arrivano alcuni segnali di preoccupazione. «La campagna d'odio nei confronti della Casa delle Libertà, e di Forza Italia in particolare - spiega Mario Della Toffola di Motore Azzurro - continua a dare frutti. Dopo quanto accaduto a Roma(è stata bruciata una bandiera ndr.) atteggiamenti teppistici stanno diventando più frequenti anche a Pordenone. Dopo che la sede fu imbrattata con frasi ingiuriose - va avanti - nel corso del volantinaggio effettuato dai giovani di Forza Italia per promuovere la campagna referendaria per il "Sì" sabato scorso si sono verificati due episodi incresciosi. Alcuni giovani con fare provocatorio hanno chiesto in malo modo una bandiera per poterla bruciare in piazza, mentre un altro raffinato esponente dell'antagonismo - ha concluso Della Toffola - ha pensato bene di prendere il volantino e con aria di sfida sputarci sopra».
Si allarga, intanto, in città e in provincia il fronte delle forze politiche schierate per il "No". Oltre all'Ulivo anche il Fiume (la Civica cittadina) ha preso posizione. «L'associazione - hanno spiegato i portavoce Maria Giovannozzi, Ado Scaini e Giorgio Della Puppa - coerentemente con le proprie finalità e con i principi che ne hanno ispirato la costituzione, invita tutti i simpatizzanti a votare "No" per bocciare quella riforma della Costituzione repubblicana, scritta e voluta da una sola parte politica, che tende a stravolgere le regole e i principi consolidati della nostra civile convivenza».
Netta la posizione anche da parte dei giovani della Margherita. «La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, la legge che attribuisce i poteri alle istituzioni ed indica i principi cui debbono attenersi tutte le altre leggi. Non è possibile stravolgerla». Da questo concetto sono partite le riflessioni nel corso dell'incontro pubblico organizzato nei giorni scorsi. Al tavolo dei relatori Fabio Gri, Coordinatore provinciale giovanile, Antonio Ius, Coordinatore provinciale, il politologo Marco Cucchini, docente all'Università di Udine, Flavio Pertoldi, deputato e segretario generale della Margherita e l'onorevole Gianclaudio Bressa, vicepresidente dell'Ulivo alla Camera. «Siamo italiani - ha chiosato Antonio Ius - orgogliosi d'esserlo e non possiamo permettere che nel nostro Paese vengano intaccati dei valori fondamentali con una riforma che è stata imposta a colpi di maggioranza dal Centrodestra».
Per il "No" anche Stefano Santarossa dei Radicali friulani. «Chiarisco subito che voterò "No" alla proposta di riforma promossa dal centrodestra, ma per ragioni diverse rispetto alle posizioni espresse dal comitato presieduto da Scalfaro. Votare "Sì" alimenterebbe il caos». Invito a votare "No" anche da parte di Luca Bagatin, segretario del Partito d'Azione Liberalsocialista.