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Ha vinto la Sinistra perchè molte promesse della Cdl non sono state matenute

Testo: 

È finita! Abbiamo votato e ha vinto la Sinistra. Mi dispiace, in quanto come la maggioranza dei "nordisti" sono contrario al populismo della Sinistra, ma devo prenderne atto e farmene una ragione. Non è poi detto che ciò sia un male in assoluto, perché un ricambio può far bene all'Italia.

Può anche darsi che non fosse possibile ottenere di più e che "gli altri" avrebbero fatto peggio, ma non mi piace proprio sentirmi dire che "le tasse sono diminuite", che sono state portate a termine "46 grandi riforme" come fosse tutto oro colato, che c'è stato snellimento burocratico quando vedo la gestione aziendale sempre più complicata. Non sono del tutto convinto che la Desta sia stata brava. Ha criticato l'Irap, ma non ha mosso un dito per modificarla; ha ridotto si e no di un punto l'imposta sul reddito, ma indirettamente l'hanno ricaricata con l'accisa sui carburanti che, nonostante il vorticoso aumento della base imponibile è rimasta costante, con l'aumento dei tributi locali, con il rincaro dei valori bollati e di tutte le aliquote dei servizi.

La Cdl non ha mosso un dito sull'aumento dei prezzi che ha compromesso seriamente la possibilità di spesa degli italiani.

Non è poi proprio esente da critiche la nuova normativa sul lavoro, perché pur partendo dalla lodevole intenzione di non costringere i datori di lavoro a "sposare" i dipendenti (cioè ad un rapporto pressoché indissolubile), non hanno saputo trovare la formula che impedisse ai soliti "furbi" di approfittarne e rendere precaria più del necessario la situazione del lavoro giovanile. Sono scettico anche sulle faraoniche infrastrutture, ed in particolare con il ponte sullo stretto di Messina, perché in periodi di carestia è meglio andare cauti con gli impegni e limitarsi alle opere indispensabili, anche perché, se si ritiene di dar fiato all'economia avviando nuove opere, non ci si muove con progetti richiedenti una lunga fase preparatoria.

Eppoi è vero che il Governo ha sprecato un sacco di energie per la salvaguardia di interessi particolari e non mi risulta che siano intervenuti sugli scandalosi privilegi di molti. Hanno voluto "forzare" una nuova legge elettorale che forse ha convinto solo i "boss" della politica (di entrambe le parti, ovviamente) e ne sono usciti scottati. Pensavo che un movimento nato per combattere il "partitismo" fosse utile al Paese, ma devo prendere atto che anche la politica ha bisogno dei suoi esperti e non d'improvvisatori, sicché basta con il rimpiangere la mancanza delle vecchie scuole politiche. Credo che Forza Italia abbia perduto perché è venuto meno il fattore novità, è venuta meno la speranza di rinnovamento della vita pubblica.

È aumentato il debito pubblico e qualcuno se ne meraviglia, ma, dico io, come ci si poteva illudere che dando fiato a investimenti infrastrutturali di notevole rilevanza, senza aumentare la tassazione, non occorresse aumentare il debito pubblico? Una volta stampavamo moneta, ma ora che dipendiamo dall'Europa non ci resta che l'indebitamento e questo non è forse una forma di tassazione differita? Ha ragione Ivo Diamanti che, analizzando il voto, ha scritto che non hanno vinto i "nordisti", cioè i fautori di un nord in qualche modo autonomo, perché sia Forza Italia che Lega nord hanno perduto voti a vantaggio di Alleanza Nazionale e UDC, che nordisti proprio non sono: il voto ha dimostrato che il Nord è disposto a votare per chiunque, purché non sia la Sinistra.

Data: 
Domenica, 14 May, 2006
Autore: 
Giorgio Visentin
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Lettere
Stampa e regime: 
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