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RADICALI FRIULANI APPOGGIA LA MOZIONE PER IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI A PORDENONE

Testo: 

L'associazione Radicali Friulani appoggia l'iniziativa dei consiglieri comunali Orazio Cantiello e Monia Giacomini per l'istituzione del registro delle unioni civili.
Il fatto simbolico del riconoscimento delle unioni di fatto, rappresenta un passo importante per l'approvazione dei pacs da parte del parlamento italiano.
Ai contrari a tale proposta voglio ribadire che i pacs non tolgono nulla a nessuno, non ledono in alcun modo i diritti delle famiglie già esistenti, ma consentono ad altri nuclei di formarsi, con la tutela della legge.

Di seguito riporto il testo della mozione che verrà discussa dal consiglio comunale di Pordenone.

Al Signor Sindaco
Sergio Bolzonello

Pordenone, 5 maggio 2006

MOZIONE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che il fenomeno delle “unioni civili“ o “unioni di fatto“ trova un sicuro fondamento costituzionale negli articoli 2 e 3 della Costituzione in quanto l’unione civile non si pone in contrasto con la famiglia così come riconosciuta e garantita dalla Costituzione all’articolo 29 posto che la “Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio“ e pertanto, nel riconoscere e sottolineare il valore e l’importanza della famiglia, non esclude all’evidenza il sorgere o l’esistenza di atti e formazioni sociali (previste e tutelate dall’articolo 2 della Costituzione) le cui finalità sono ritenute meritevoli di tutela e non contrastanti con i principi costituzionali;

Ricordato che già da tempo è stato ritenuto che l’ambito di operatività e quindi di riconoscimento e tutela costituzionale, dall’articolo 2 della Costituzione si estende sicuramente alla fattispecie della famiglia di fatto dal momento che, come rilevato dieci anni fa alla Corte Costituzionale (2-Corte Costituzionale 18.11.1986, n. 237), “un consolidato rapporto, ancorché di fatto, non appare, anche a sommaria indagine, costituzionalmente irrilevante quando si abbia riguardo al rilievo offerto al riconoscimento delle formazioni sociali e alle conseguenti intrinseche manifestazioni solidaristiche“;

Ricordato che, ancorché la creazione di un nuovo status personale non può certamente che spettare al legislatore statale, deve riconoscersi al Comune la possibilità si operare in materia nell’ambito dei principi e delle regole fissate dalla legislazione statale e per le finalità ad esso assegnate dall’ordinamento;

Ricordato altresì il ruolo rivestito dal Comune, con pienezza di poteri, per il perseguimento dei compiti afferenti alla comunità locale, ai sensi dell’articolo 2, 2° comma, legge 142/90;

Considerato pertanto che fermi restando i registri previsti dalla legge e dal regolamento anagrafico, il Comune possa istituire uno o più elenchi per fini diversi ed ulteriori rispetto a quelli propri dell’anagrafe organizzati secondo dati ed elementi obbligatoriamente contenuti nei pubblici registri anagrafici;

Considerato che tali ulteriori fini siano da ravvisare nell’equiparazione delle coppie formate da persone unite civilmente a quelle sposate o assimilate, agli effetti del pari riconoscimento alle prime, alle medesime condizioni, dell’accesso ai procedimenti, benefici e opportunità amministrativi previsti dall’ordinamento a favore delle seconde;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a istituire il “Registro delle coppie di fatto“, al quale possono essere iscritte persone non legate da vincoli “legali“ (matrimonio, affinità, adozione, tutela), ma esclusivamente da vincoli “affettivi“ e/o di reciproca solidarietà.

I consiglieri comunali
Orazio Cantiello e Monia Giacomini

Autore: 
STEFANO SANTAROSSA
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Commenti

L'aspettiamo a sostenere l'istanza della mozione.

beh..penso non ci sia alcun dubbio sul fatto che appoggi la mozione, anche se non sarebbe stato male che l'avesse presentata anche lei; l'importante, comunque, e che appoggi la mozione in consiglio

Un saluto