«Una legge chiara per le unioni civili».

Il voto del 9 e 10 aprile. Presentati i candidati dello schieramento laico-radicale. Rigo: il sindaco verrà riconfermato

La Rosa nel pugno rilancia la battaglia: con l’Unione
l’obiettivo sarà raggiunto

La Rosa nel pugno, senza la presenza del candidato De Bortoli, afferma la necessità di arrivare ad uno stato laico in cui diritti civili «quelli che in Europa - ha sottolineato il vicesegretario regionale dello Sdi, Rosanna Rovere - sono considerati elementari indipendentemente dal vincolo del matrimonio», diventino tali anche in Italia. Naturalmente si parla dei Pacs, le unioni civili, che per socialisti e radicali sono un obiettivo da raggiungere «anche se all’interno del centro sinistra non tutti concordano», come ricordato dai rappresentanti dello schieramento riunitisi a Pordenone. Né a livello nazionale né tanto meno locale. «De Bortoli è favorevole - afferma Pierantonio Rigo, candidato al Senato (mentre Stefano Carozzi è candidato alla Camera) - così come lo sono i popolari dell’Udeur perché abbiamo messo le cose in chiaro dall’inizio».
«Il nostro sostegno è a De Bortoli - continua Rigo – ma dobbiamo essere realisti: è chiaro che Bolzonello sarà riconfermato», anche se non nasconde che con l’attuale sindaco «avremo qualche difficoltà viste le dichiarazioni di questi giorni». I radicali, Stefano Santarossa in testa - che oggi alle 16 sarà a Pordenone insieme a Elisabetta Zamparutti, Andrea Frustieri (candidati alla Camera) e Paola Scaramazza (candidata al Senato) per presentare la loro candidatura - ricordano che per arrivare ai Pacs servirà una legge nazionale che cambi le regole. «Per questo è importante che l’Unione vinca. Serve cambiare il governo per iniziare a parlare seriamente di questo elemento. E pensare che i parlamentari hanno la possibilità - dicono i radicali - di far valere al compagno o alla compagna (da almeno tre anni) l’estensione di benefici sanitari. (m.mi.)