La notizia di quanto accaduto venerdì 1 novembre, di buon mattino, all'ospedale civile Santa Maria degli Angeli ha amareggiato i vertici dell'Azienda ospedaliera che opera nel Friuli Occidentale.
Subito hanno spiegato perché è accaduto quel disguido: «Va prima di tutto detto - spiegano dall'Azienda ospedaliera - che la ricettazione per la "pillola del giorno dopo" è comunque garantita all'intero dell'"Area Vasta" (il sistema di ospedali del Friuli Occidentale: Pordenone, Policlinico, Sacile, Maniago, Spilimbergo e San Vito al Tagliamento). Se capitasse il caso - è stato aggiunto - che in un tale giorno non fosse presente alcun "non obiettore" scatterebbe una sorta di precettamento per assicurare il servizio.
Probabilmente l'1 novembre non c'era alcun "non obiettore" in servizio nell'aresa vasta della Destra Tagliamento. Era un giorno festivo e la turnazione ha creato tale disguido al quale non c'è rimedio perché nessuno può obbligare un medico obiettore a prescrivere la pillola del giorno dopo.
Sicuramente c'era un medico "non obiettore in servizio nell'Area Vasta. Il problema può così essere nato - concludono dai vertici dell'Azienda ospedaliera - ma non era irrisolvibile. Certamente qualcuno avrebbe dovuto spiegare alla ragazza e a sua madre che avrebbero potuto ottenere il servizio-prestazione richiesto (come è poi avvenuto al Policlinico San Giorgio) in un'altra struttura ospedaliera che opera nell'Area Vasta».