Udeur all’attacco: le liti nei due Poli testimoniano il disinteresse rispetto ai problemi della città
Lo Sdi otterrà il simbolo unitario. Campagna acquisti al centro
VERSO IL VOTO
Dovrebbe esserci il simbolo della Rosa nel pugno tra le liste che appoggiano la candidatura a sindaco di Pordenone di Walter De Bortoli, recentemente uscito da Forza Italia. Lo Sdi avrebbe ricevuto il via libera per l’utilizzo del marchio grafico, che vede insieme i socialisti e i radicali a livello nazionale. L’altra aggregazione che appoggia De Bortoli è quella tra Popolari-Udeur e Dc di Laura Baseggio.
Grande lavoro, da parte dei centristi dell’Unione, per realizzare una buona lista di candidati, puntando a tutto campo, in modo da ottenere un buon risultato elettorale, da far pesare all’eventuale secondo turno delle consultazioni comunali.
Una coalizione, quella di De Bortoli, che investe nella coesione, come sottolinea Luciano Clarizia, segretario provinciale del partito di Mastella. «La litigiosità di Forza Italia all’interno della coalizione di centro-destra – sottolinea – e quella fra Margherita-Ds e liste civiche Fiume e Vivo Pordenone nel centro-sinistra sono il classico esempio di come si voglia ancora una volta pensare esclusivamente ai “propri beni“ piuttosto che alla città di Pordenone. Ogni occasione è buona per attaccare tutto e tutti, compresi gli alleati, per la paura di non riuscire a portare a casa il risultato sperato. Noi centristi ci sentiamo molto lontani da queste vicende e in questi giorni, insieme al nostro candidato sindaco De Bortoli e agli alleati socialisti, stiamo incontrando e spiegando alla gente di Pordenone quelle che sono le proposte per far divenire la nostra città un centro all’altezza del nome che porta, sia a livello regionale che nazionale».
Clarizia critica i «personalismi eccessivi: crediamo nella politica vera, quella espressa dai partiti e troppo spesso mal interpretata dalle liste civiche. I Popolari-Udeur non dimenticano, come i cittadini, i continui tagli che l’ospedale di Pordenone e il territorio subiscono a beneficio di realtà quali Udine e Trieste e non sarà certo qualche posticino letto in più ad ingannare la gente e soprattutto gli operatori del settore».
I Popolari Udeur chiedono, inoltre, «maggiore rispetto per i pendolari costretti da esigenze di lavoro e scolastiche ad aver a che fare con un servizio ferroviario da terzo mondo. E’ ora che si inizi a parlare di sicurezza e si trovino misure in grado di tutelare la gente e la città. Altro tema che ci vedrà impegnati è quello della famiglia e degli anziani, binomio che deve viaggiare a pari passo, creando, per esempio, delle case soggiorno in grado di ospitare durante la giornata gli anziani con limitata autosufficienza e riportandoli poi in famiglia la sera quando tutti i componenti rientrano alle case da lavoro o scuola; solo così si potrà valorizzare la famiglia e permettere agli anziani di sentirsi “a casa“, in grado di dare ancora un valido contributo ai loro cari. I Popolari Udeur si augurano meno veleni e litigiosità e più rispetto per la gente». (s.p.)
Commenti
Simbolo Rosa nel pugno
Spero sia una bufala di Polzot quella del simbolo...
speriamo bene
..io personalmente ho la terribile sensazione che potrebbe rispondere a verità..comunque aspettiamo e vedremo...speriamo che a Udine riescano a trovare un accordo in modo da rasserenare un pò gli animi, una divisione su tutta la regione tra radicali e sdi farebbe felici veramente molti, ma non sarebbe un gran bello spettacolo...speriamo bene.
Un saluto