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Risolviamo il problema del carcere

Testo: 

Ho aderito e partecipato anche a nome dell'assessore regionale Sonego e del consigliere Alzetta alla manifestazione davanti al carcere di Pordenone per sollecitare una scelta di clemenza a favore dei detenuti nelle carceri di tutta Italia. Nessun perdonismo distorto e generalizzato come sostiene qualche rappresentante del governo nazionale. Ma un intervento che contrasti una condizione di affollamento ormai intollerabile, al di sopra di qualsiasi livello di umanità, che impedisce una ben che minima possibilità di recupero e di reinserimento di persone che possono aver sbagliato ma che debbono essere messe nelle condizioni non solo di espiare ma anche di poter ricostruire un proprio futuro di vita.

Chi si oppone a un atto di clemenza, spesso fa parte di quella coalizione, che ha votato le tante "leggi ad personam", approvate durante tutto il periodo della gestione Berlusconi, e che ha creato una condizione di "amnistia strisciante" che viene definita "prescrizione" a favore dei potenti e di chi può permettersi imponenti collegi di difesa. In cinque anni ben 865.073 persone hanno beneficiato di tale tipo di amnistia. Chi si oppone alla clemenza sa benissimo che l'aumento delle carcerazioni non determina per niente la riduzione dei reati. I Ds sono convinti che sia il provvedimento di indulto lo strumento concretamente realizzabile. I Ds però sono disponibili anche ad altre soluzioni che siano praticabili. Nella visita che ho condiviso con i rappresentanti dello Sdi e dei Radicali al carcere di Pordenone ho potuto costatare una condizione inaccettabile e in vivibile di affollamento dei detenuti e dello stesso personale di servizio del carcere. L'umanità, la professionalità, l'intelligenza nella gestione d'un carcere superato da tutti i punti di vista da parte della direzione e del personale, evidenziata dagli stessi detenuti, non può in nessun modo sopperire a disfunzioni, mancanza di spazi per i diritti delle persone e per le attività di recupero previste dalla legislazione carceraria.

Sento, al rientro delle attività del Consiglio regionale, di dover farmi carico con tanti consiglieri che so attenti a queste problematiche dell'urgenza di risolvere il problema del nuovo carcere, che Pordenone attende da tanti, troppi anni. E che tante promesse governative non hanno ancora risolto.

Paolo Pupulin
Consigliere regionale Ds - Fvg

Data: 
Giovedì, 29 December, 2005
Autore: 
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Pordenone
Stampa e regime: 
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