(ldf) Si è sfiorato l'incidente diplomatico, ma alla fine il "battesimo" è arrivato. È nata, infatti a Pordenone, la "Rosa nel pugno", il nuovo partito che fonde Sdi e Radicali. Un passo importante come hanno sottolineato i presenti, foriero anche di iniziative politiche e amministrative che partiranno già con le prossime comunali del capoluogo. Solo una frase infelice (come ha sottolineato Rosanna Rovere) detta dal radicale Stefano Santarossa ha rischiato di rovinare la festa. Già, perchè a fronte dell'auspicio di Franco De Carli, segretario del Nuovo Psi che si dilungava sulla necessità dell'unità socialista, Santarossa è stato lapidario: "va bene, ma non possiamo fermare tutto per aspettare il ritorno dei reduci". La voce baritonale di De Carli si è sentita in tutta la sala e i socialisti erano in imbarazzo. Ci hanno pensato Alessandro Dario, segretario regionale dello Sdi e soprattutto un radicale storico, Italo Corai (mancava però un altro simbolo radicale, Mario Puiatti) a riportare il tutto sui giusti binari. Beppino Nosella, Pierantonio Rigo e la stressa Rosanna Rovere insieme a Stefano Santarossa e all'udinese Leonarduzzi hanno infine suggellato la fine delle ostilità. Primo appuntamento la corsa alle comunali dove la Rosa nel Pugno sarà sicuramente presente, anche a costo di correre contro il sindaco uscente. Insieme ci sarà pure il Nuovo Psi che in questa occasione potrebbe tenere nell'armadio lo storico Garofano, simbolo delle lotte operaie.
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PRECISAZIONI
Nessun accordo per la rosa alle amministrative, almeno per ora. Continuo a ritenere controproducente il richiamo all'unità dei socialisti.