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I RICORDI DI ANNA CRAXI

Testo: 

(Adnkronos) - ''Ci e' rimasta vicina la Chiesa'' e ''Bettino ha sempre avuto un ottimo rapporto con le gerarchie. Quando si trattava di dare l'otto per mille, io gli chiedevo: 'A chi lo diamo?' E lui rispondeva: ''A chi vuoi darlo, gli unici che si impegnano per il prossimo sono i cattolici''. In un colloquio con il 'Giornale' lo afferma Anna Craxi, vedova del leader socialista, ricordando ultimi anni insieme al marito in Tunisia, nella villa sulla El Fawara a Hammamet. ''In Italia non tornero' piu' mai piu' -spiega Anna Craxi dalla sua casa dove vive insieme alla mamma Giuseppina di 95 anni - qui posso permettermi un tenore di vita che in Italia mi sognerei. E poi a Milano non ho piu' nemmeno casa''.

E ricordando gli anni in cui molti amici si sono defilati, ''Don Verze' - racconta - ci portava i bigliettini del Papa, il Vaticano si mostrava premuroso nei nostri confronti; il vescovo di Tunisi e' diventato addirittura amico di Bettino. Dicono che noi socialisti eravamo anticlericali, ma questo e' falso''. ''Giovanni Paolo II - ricorda infine Anna Craxi - ci aveva fatto sapere che ci avrebbe sposato volentieri in Chiesa. Perche' io e Bettino ci siamo sposati, a suo tempo, solo in comune. Solo che Bettino ha sempre risposto: 'Non mi sembra il caso'''. Poi, dopo la morte del marito, ''andavo in chiesa qui ad Hammamet -prosegue- ma non facevo mai la comunione. Finche' un giorno don Vittorio mi ha chiesto il perche' e io gliel'ho spiegato. Lui non si e' scomposto: 'trentasei anni non sono un matrimonio?''.

Data: 
Venerdì, 21 October, 2005
Autore: 
Fonte: 
WWW.DAGOSPIA.COM
Stampa e regime: 
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