di Barbara Alessandrini
Berlusconi punta al tris. Dopo l’entrata nella Casa delle libertà dei ‘salmoni radicali’capitanati da Benedetto Della Vedova e Marco Taradash e l’annuncio, fatto ieri da Stefania Craxi, che i socialisti riformatori facenti capo all’associazione Giovane Italia guidata dalla stessa Craxi, si federeranno con Forza Italia “perché non vogliamo fare l’ennesimo partitino che non serve“, il leader del centrodestra ha già lanciato l’amo per pescare un altro possibile inquilino della Cdl, Clemente Mastella. Così, nelle mani di Berlusconi, quella che finora è stata una pesca a traino sta per trasformarsi in una vera e propria pesca a strascico. Nessuna certezza sulla risposta né sui tempi di abboccamento da parte del leader dell’Udeur.
Ma il Cavaliere è certo: “ La Casa delle Libertà deve prepararsi ad accogliere Mastella“, perché “può venire dalla nostra parte“ e quindi “bisogna insistere“. Fin troppo evidente il fatto che Mastella “nell’Unione è stretto e la situazione per lui è destinata a peggiorare“ perché la sinistra “vuole emarginarlo“. Dunque avanti tutta, con una “campagna elettorale capillare“ che avrà nel Motore Azzurro il suo cuore sul modello americano. Anche se per ora il Cavaliere deve accontentarsi del duo Craxi-Radicali, tra i quali già si vocifera di future convergenze sui temi cari ad entrambi, come la lotta alle ingessature corporative che impediscono la liberalizzazione del paese.
Un tema questo, che, giorno dopo giorno, sembra tornare alla ribalta annunciandosi come il cardine della prossima campagna elettorale e che offre a Berlusconi l’occasione per assestare un colpo ai fianchi del leader dell’Unione:“Mi è dispiaciuto – ha dichiarato Berlusconi - dire che Prodi è un incompetente in economia io non offendo mai nessuno, ma bisogna pur dire che questo centrosinistra è fatto da partiti tenuti insieme da interessi, dobbiamo andare in giro a dire cosa vuole fare Diliberto“. Nel mirino del premier anche l’intenzione dell’opposizione di voler reintrodurre la patrimoniale “mentre noi non abbiamo mai messo le mani nelle tasche dei cittadini“ e il mondo bancario, già sonoramente accusato di collusione con la sinistra nei giorni passati.
E ieri nuovamente preso di mira con l’accusa ad alcuni amministratori delegati di importanti istituti di credito come “ Banca Intesa, San Paolo Imi, Unicredito e Monte dei Paschi“ che “si sono fatti vedere ai seggi delle primarie del centrosinistra forse per gratificare coloro che pensano andranno al potere“. E’ un capo della coalizione di maggioranza, insomma, che torna a far sentire con prepotenza la sua voce dopo la sordina legata al risiko bancario. Forte anche del fatto che la strada sembra apparentemente in discesa sul fronte delle riforme (già oggi è previsto un primo passaggio in aula della devolution e il 15 novembre a Palazzo Madama approda la legge elettorale proporzionale). Anche sulla questione del Tfr Berlusconi si è mostrato possibilista.“
Stiamo discutendo – ha detto lasciando intendere che è prossima una intesa all’interno della Cdl- ci sono alcune condizioni che saranno modificate e di questo se ne occuperà la Commissione incaricata in Parlamento nei prossimi giorni“.