Fi: parlate di programmi
«Non avrei problemi a sottopormi a una votazione locale, ma a 4 soggetti: la maggioranza non cambia» La coalizione replica: sindaco già confermato sul campo, non abusiamo dello strumento di democrazia
«Primarie per le Comunali? Si, purché circoscritte ai quattro partiti della coalizione». Il giorno dopo il debutto delle elezioni primarie, il sindaco Sergio Bolzonello non chiude le porte, per il futuro, a una simile consultazione circoscritta alla città. Ma resta fermo su un punto: per le prossime elezioni, la coalizione è “chiusa“ e composta da Ds, Margherita, Vivo Pordenone e Fiume. Niente di più, nessuna ipotesi di trasferimento su scala locale dell’Unione.
«Le primarie – spiega il sindaco – sono un esercizio corretto di democrazia e sempre molto utili. La coalizione mi ha già confermato candidato sindaco, ma non avrei problemi a sottopormi a primarie locali purché circoscritte ai quattro soggetti che compongono la maggioranza che non si cambia». L’alleanza a quattro, insomma, non è in discussione.
Rifondazione comunista non dice no alle primarie in città, «dell’Unione facciamo parte qui come a livello nazionale» mentre anche i Radicali friulani auspicano che «la conferma della candidatura di Bolzonello nasca e si rafforzi con una investitura diretta da parte dei cittadini e non da giochi di segreterie di partiti».
Per Franco Toffolo (Vivo Pordenone), il candidato sindaco è stato già scelto ed è Bolzonello, ma «se tutti i partiti della coalizione vogliono proprio farle noi siamo disponibili, per noi però il candidato resta Sergio Bolzonello».
Renzo Mazzer, segretario comunale della Margherita, sostiene che «le primarie sono uno strumento utilizzato per ragioni politiche a livello nazionale: se questi strumenti vengono utilizzati correttamente hanno un effetto come quello di ieri, ma se ne si abusa, probabilmente l’effetto non sarebbe più virtuoso. Avere un sindaco uscente e aver bisogno di riconfermarlo con le primarie, sarebbe come mettere in discussione cinque anni di amministrazione sui quali la Margherita dà un giudizio estremamente positivo e crediamo che il sindaco si sia meritato la riconferma sul campo»; per il segretario Ds Orazio Cantiello, «le primarie tra i quattro partiti che sostengono il sindaco sono inutili perché i quattro partiti non hanno altri candidati né li hanno mai cercati».
Per Walter De Bortoli (Forza Italia), «se le faranno anche a Pordenone, vorrà dire che avremo un’altra festa folcloristica per la città, ma vorremmo sapere i programmi soprattutto per la famiglia, i gay, l’economia e la guerra» mentre per il vicecommissario azzurro Matteo Rizzato, «le espressioni di democrazia sono sempre da salutare con favore, ma una cosa sono le manifestazioni di partito, altro è il voto e la rappresentanza politica che questo evento, nuovo e importante per la democrazia, serva da stimolo per il futuro a tutti». Il presidente provinciale di An, Alessandro Ciriani, premette che «preferisco guardare a casa mia piuttosto che dare suggerimenti agli altri, il centro-destra si interroghi su una candidatura veramente alternativa a Bolzonello, ma se qualcuno ha avanzato la proposta di primarie, vuol dire che anche loro non sono esenti da crepe interne». (e.l.)