La liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi, introdotta con nuova legge regionale sul commercio, andrebbe accolta con favore sia dagli esercenti sia dai consumatori.
È ragionevole, infatti, attendersi un incremento sia per ciò che concerne il volume di affari sia per il numero di occupati: non a caso i paesi con la crescita più sostenuta in questi anni sono risultati essere quelli maggiormente liberi in campo economico. I commercianti avranno, come gli altri imprenditori, la possibilità di scegliere la politica di apertura più adatta al proprio mercato. Non va dimenticato, inoltre, che vi sono già molte realtà lavorative operanti su più turni o con turni di lavoro in giornate festive (produzioni a ciclo continuo, call center, settori spettacoli, trasporti eccetera) e ciò non ha comportato per i lavoratori né uno smisurato aumento delle ore lavorative né la soppressione delle giornate di riposo in virtù delle regolamentazioni previste dai contratti. L’auspicio è che, a breve, venga riformata in senso liberale anche la legge che regolamenta i saldi, come agli imprenditori anche ai commercianti va garantita la possibilità di attuare le politiche di vendita ritenute più utili e proficue per la propria attività.
Tali liberalizzazioni, infine, avranno effetti positivi anche per le tasche dei cittadini: come dimostra il caso della telefonia mobile, solo un mercato libero con vera competizione è garanzia di prezzi equi.
Corrado Libra
Radicali friulani