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La riforma del commercio regionale va nella direzione giusta

Testo: 

Commercio nella giusta direzione liberista e a favore del consumatore

"La nuova normativa in materia di attività commerciali approvata dalle giunta regionale va solo "parzialmente" nella direzione liberista auspicata da sempre dai radicali. Le ragioni invocate dalle parti sociali, sono clamorosamente contradditorie, nessuno si scandalizza se i locali pubblici sono aperti la domenica, nessuno invita il personale di ristoranti o pizzerie a incrociare le braccia nei giorni festivi. Bene ha fatto l'assessore Bertossi a introdurre una soluzione davvero liberista, unica via per uscire dalla crisi del comparto, giacchè apre le porte a quell'elemento fondativo che caratterizza il commercio , ovvero la concorrenza. L'attore principale è il consumatore, ed è solo nella libera concorrenza e nell'etica protestante che si realizzano i benefici per l'utente finale. Che gli esercenti possano determinare liberamente l'orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, rientra nello spirito dei principi generali della disciplina del settore delle attività commerciali previsto nel preamblo della legge costituzionale del 31 gennaio del '63, in cui vengono salvaguardate la libertà di impresa, libera circolazione delle merci e libera concorrenza. A nostro giudizio- afferma Leonarduzzi- andrebbero estese le deroghe alla liberalizzazione dell'orario di apertura anche in quelle località non considerate turistiche come Udine, Pordenone e Gorizia. Inoltre, per favorire maggiormente il consumatore che rimane l'attore principale del comparto, andrebbe tolto il vincolo di cui al comma 2 dell'articolo 34 in cui si limitano i "saldi" a due soli periodi dell'anno, norma limitativa-conclude Leonarduzzi- che non favorisce le singole esigenze degli operatori.

Gianfranco Leonarduzzi Radicali Italiani

Autore: 
Gianfranco Leonarduzzi
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