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L’Udeur: Pannella? Ce ne andiamo

Testo: 

Voci di dissenso nell’opposizione dopo l’accordo tra Sdi, nuovo Psi e radicali. Replica di Boselli

Ultimatum di Mastella. Anche Castagnetti: è un grave errore

CENTRO-SINISTRA

A scatenare le polemiche il caso Pacs

ROMA. «Se Pannella si siede al tavolo dell’Unione, noi ci alziamo e ce ne andiamo». A Clemente Mastella quell’accordo tra lo Sdi, il nuovo Psi e i radicali, proprio non va giù.
La sola ipotesi di un’alleanza del centro-sinistra con gli antiproibizionisti lo fa inorridire. Ma non solo. Il leader dell’Udeur assicura che «non sottoscriverebbe mai» un programma di governo che contenesse la proposta di legge sui Pacs e arriva a dire che Pannella «fa perdere le elezioni e porta iella». Così, in compagnia di una nutrita pattuglia di centristi dell’opposizione, Mastella prova a lanciare un aut aut a Fassino e Prodi: o lui o noi. Partendo dalla convinzione che l’alleanza con il leader radicale farebbe scappare una fetta di elettorato cattolico, Mastella rimprovera a Pannella di aver oscillato troppo fra una coalizione e l’altra e spiega perché non potrebbe mai percorrere un tratto di strada assieme a lui: «Non posso sedermi ad un tavolo con uno che dice al cardinal Ruini di farsi una canna».
Mastella accende solo un fuoco di paglia? A giudicare dalle reazioni di molti esponenti centristi (che prendono le distanze da Prodi anche sui Pacs) non si direbbe. I radicali rappresentano una presenza «complicata» anche per il responsabile economico della Margherita, Enrico Letta, per il quale questo discorso ha un senso solo se ci sono «regole chiare di convivenza e se questo porta voti».
Dubbi e perplessità vengono espressi anche da Pierluigi Castagnetti che mette in guardia i leader dell’Unione dal rischio di compiere un «grave» errore che potrebbe costare caro in futuro. «La cultura e la tradizione radicale - precisa il capogruppo della Margherita alla Camera - non sono facilmente componibili in una coalizione di centro-sinistra. L’Unione non può essere un taxi».
Nessuno, insomma, deve dare per scontato l’ingresso dei radicali nell’Unione e neppure un’alleanza dell’Unione con i radicali. A esserne convinta è Rosi Bindi che definisce «legittima e salutare» l’ambizione dello Sdi di allargare l’area socialista, ma poi ricorda che le divisioni con i radicali riguardano qustioni programmatiche «serie».
Non tutti nell’Unione sono comunque disposti a tenere la porta chiusa. Piero Fassino ha già benedetto l’accordo raggiunto domenica scorsa tra lo Sdi, Pannella e Bobo Craxi. E anche da Boselli arriva una secca replica alle dichiarazioni di Mastella. Il segretario dello Sdi non crede all’allarme lanciato dal segretario dell’Udeur e definisce «sorprendente» che sia proprio il deputato di Ceppaloni a proporsi come «guardiano della purezza ideologica» e cita il motto evangelico “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra“.
Ma ad agitare il centro-sinistra non è solo il possibile ingresso di Pannella. Lo scontro sui Pacs non accenna a diminuire e Fassino, che ricorda come il 27 per cento dei credenti voti Ds, invita il Vaticano a non entrare nella campagna elettorale.

Gabriele Rizzardi

Data: 
Martedì, 27 September, 2005
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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