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«Il vicepremier uomo della strategia antiliberale»

Testo: 

«Pannella e i radicali lo avevano detto da tempo, da ben prima delle politiche del 2001: Giulio Tremonti è il vero uomo forte, regista e insieme interprete della strategia aliberale (e talora antiliberale) della Cdl».
Per Daniele Capezzone, segretario dei Radicali «è stato lui a proporre/imporre - la scelta a favore della Lega e contro i radicali; è stato lui a proporre/imporre una linea corporativa e non liberale (né tantomeno liberista) in economia; ed è ancora lui al centro della tela di ragno che vede intrecciati e sinergici gli interessi personali di Berlusconi e la truce linea leghista. Al centro, lui, pericoloso e ambiziosissimo. Tutt'intorno, un cumulo di macerie fumanti e di alleati disperati. Prepariamoci a un periodo delicatissimo, mentre il paese è in rotta, e non solo economicamente».
Capezzone, poi, lancia poi un invito: i liberali e laici della Cdl raggiungano i radicali nel progetto di unità con i socialisti di Sdi e Nuovo Psi. «Rispetto alla situazione del governo determinatasi in queste ore, di vera e propria pre-crisi (che, tra l'altro, mi auguro sia gestita senza bypassare e umiliare il ruolo costituzionale delle Camere), ma anche, più in generale, rispetto all'involuzione complessiva di quella che doveva essere la 'Casa delle libertà' o il 'partito liberale di massa', rispetto a tutto questo - dice Capezzone - che dicono i liberali e i laici del centrodestra? Mi auguro di sentire presto la loro voce, chiara e forte. E di capire quali conseguenze politiche decideranno di trarre dalla situazione che si è determinata».

Data: 
Venerdì, 23 September, 2005
Autore: 
Fonte: 
IL GAZZETTINO
Stampa e regime: 
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