Roma - «Sciagurata l'intenzione della Croce Rossa di ammainare la sua storica bandiera di proclamazione davvero cristiana». A sostenerlo è il leader radicale Marco Pannella a proposito dell'introduzione del "cristallo" come terzo simbolo del Movimento. Pannella propone a Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di «mantenere e rafforzare i loro onorati e mentori simboli federandoli e non facendoli scomparire». «La preannunciata probabile decisione della Croce Rossa Internazionale -dice Pannella - di abbandonare il proprio simbolo, nel quale campeggia una Croce, è espressione dì una incredibile, sciagurata risposta - sicuramente ispirata da onesti e ragionevoli motivi - a vecchie difficoltà che la Croce Rossa ha affrontato onorevolmente e meritoriamente, sin dalla sua costituzione. Proporre che un qualsiasi simbolo che si richiami il cristianesimo, solamente per questo debba essere abbandonato, consegnato al "nemico", vero o supposto, proprio per l'alto valore morale e pratico della sua opera, conferma i rischi di "realismo politico" insiti in qualsiasi realtà sociale che assuma, nel tempo, per i propri meriti, forza e carattere prestigiosi, anche istituzionali». «Ho atteso inutilmente due giorni - prosegue il leader radicale - ritenendo che altri, for-malmente più coinvolti da questa notizia, reagissero per impedire che questa intenzione si trasformi fra poche settimane in decisione, in fatto compiuto. Non mi risulta che ciò sia accaduto. Mi auguro che si tratti solamente di una mia disinformazione. Ma non sarei affatto sorpreso che da quella stessa Cei, da quello stesso Vaticano che, ad esempio, hanno lasciato cadere, in un silenzio tombale l'appello e le preghiere di Giovanni Paolo II affinché parlamento e governo "democratici" italiani esercitassero un urgen-tissimo atto di buon Governo concedendo un'amnistia generalizzata, un intelligente e prudente esercizio della clemenza e dell'equità».
«Non vorremmo che insomma - continua - si diffondesse anche tra noi laici e credenti, o credenti laici che dir si voglia, come di questi tempi per il Vaticano e per la Cei, l'unico uso legittimo e doveroso della Croce sia quello di clava per imporre l'imperativo categorico di "difesa della vita" dei soli embrioni, contro quella gran parte dell'umanità che ha scelto e mantiene la democrazia fondata su una libertà, aborrita come tentazione ed opera del "Maligno". Semmai, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa mantengano e rafforzino i loro onorati e meritori simboli, federandoli e non facendoli scomparire».