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PANNELLA: « Silvio perdonami. Per colpa di Follini devo andare con Prodi »

Testo: 

ROMA « Non abbiamo mai esorcizzato le scissioni » . Ma le spaccature, quelle sì. Una parola che Marco Pannella non vuole nemmeno sentir pronunciare. « Nei Radicali non ce ne sono mai state » , giura. E liquida come « una fuoriuscita » l'imminente trasloco nella Casa delle libertà di Benedetto Della Vedova, membro della direzione dei Radicali italiani, assieme a due radicali storici come Marco Taradash e Giuseppe Calderisi. E li avrebbe anche seguiti alla fin fine, se non fosse per quella « dose di masochismo » che lui attribuisce a Silvio Berlusconi, « ormai abituato a prendere manrovesci da Udc, Lega e An per colpa di Pannella » . E a Clemente Mastella che pone lo stesso aut- aut a Romano Prodi ( « o lui o io » ) , il leader storico dei Radicali risponde con un sonoro « Chissenefrega » .

Onorevole Pannella, la sua svolta a sinistra ha già provocato una spaccatura nei Radicali: Della Vedova sta per allearsi con la Cdl assieme a Taradash, e Calderisi è già con un piede in Fi.
«Intanto sgomberiamo il campo da cavolate strumentali più politicistiche che giornalistiche» .

Lo hanno annunciato loro stessi qualche giorno fa.
« Della Vedova, al quale ho già segnalato due o tre strafalcioni attribuitigli dalle agenzie, ha detto che vuole prima vedere cosa decidono i due soggetti politici interessati alle elezioni: i Radicali italiani e l'Associazione Luca Coscioni. Perché, in quanto Partito radicale transnazionale e transpartitico, che per statuto non partecipa ad elezioni, noi non sceglieremo nessuno » .

Lui ha detto chiaramente che « la partita va giocata nella Cdl » .
« Sì sì, vabbè. Ma per piacere non mi dia per acquisita niente popò dimeno che una spaccatura dei radicali » .

Il leader di un partito va a sinistra, un suo dirigente, a destra. Non è una spaccatura?
« Spaccatura un cavolo. Non ne abbiamo mai avute, tranne un caso, minimo, durato lo spazio di un mattino, ispirato da qualche illusione che faceva sorgere Bettino Craxi » .

Ora però, tre radicali storici minacciano di andarsene...
« Eh, di esponenti storici così ne siamo qualche centinaio! Loro tre, semmai, sono amici storici per me. Ma francamente uno che da 11 anni è stato sempre eletto o trombato nell'area berlusconiana, mi pare di non poterlo annoverare tra i radicali storici. Calderisi non so nemmeno se è ancora iscritto, Taradash, dopo il ' 94, ha partecipato a molte elezioni o con Fi o con An » .

Della Vedova, però, è un vostro dirigente.
« Comunque non è una spaccatura. In cinquant'anni, ne abbiamo avuta una, nel 1961, tra Mario Pannunzio e Ernesto Rossi. Vi sono invece certo state molte fuoriuscite fisiologiche per un partito davvero laico. Cioè molte scelte di non restare più nell'area radicale. Io credo che Rutelli, per esempio, in molti di questi anni sia restato iscritto al Partito radicale transnazionale. Ed è noto che non gli ho mai rimproverato, né pubblicamente né in privato, di aver fatto altre scelte » .

E se i tre radicali " di destra" fondassero un partito?
« Ho letto a proposito di Della Vedova, che non sa se con gli altri tre creeranno un'organizzazione politica a uso elettorale, ma con simile pretesa ne abbiamo viste tante. Saranno sbocciate e subito sfiorite, solo fra il ' 94-' 99, almeno sei o sette organizzazioni politiche o Comitati. Io non so se resteranno, ma a tutti costoro dico: noi non abbiamo mai esorcizzato le scissioni, sarà per questo che non ne abbiamo mai avute, con l'eccezione del ' 61. E poi guardate che le cose in Italia evolvono o involvono in modo tale che Berlusconi comunque farà liste- civetta socialiste, liberal- radicali e democristiane, checché facciano Rotondi, De Michelis o Della Vedova » .
E se Della Vedova tirasse comunque dritto per la sua strada?
« Tenendo conto che lui resta per me quello che è sempre stato, un mio compagno radicale, certo non smetterei di discutere con lui se fa una cosa che ritengo per lui disastrosamente sbagliata » .

Sia lui che Taradash hanno confessato a Libero che sperano lei ci ripensi e li segua nella Cdl. Lei esclude questa possibilità?
« Io non escludo nulla. Certo che si può sempre discutere, come no. Se nella Cdl si fosse creato con An, Fi, Lega e Udc, un progetto politico e di società ambizioso e alternativo a questo regime, come quello in formazione con i socialisti dello Sdi, mi sarei sentito sicuramente coinvolto. Della serie, se mio nonno avesse le rotaie sarebbe un tramvai » .

E perché i vari approcci con Berlusconi non sono mai andati a buon fine?
« Lo si è visto con le Regionali, perché. Berlusconi affermava e lo dimostrava dedicandovi del tempo, che voleva l'accordo con noi. Ma poi, evidenziando una dose di masochismo che prima non gli conoscevo, ha accettato, come ormai è abituato, a ricevere dai suoi quotidiani manrovesci con la scusa del Pannella vietato. Ogni giorno c'era o Volonté o Nolonté dell'Udc, o un Calderoli di quelli lì, e di An, Pedrizzi e non so chi capperi d'altro, che diceva " o noi o loro" » .

Adesso, però, « o noi o loro » lo dice Clemente Mastella a Prodi.
« Ecchissenefrega » .

Lui ha posto un preciso aut- aut al leader dell'Unione.
« Ma lui chi è, Fra Cavolo da Velletri? Magari, se così fosse, avrei per lui ancora maggiore rispetto. Ma lui è solo Monsignor da Telese, al quale Radio Radicale fa tutti i giorni un'assoluta leale propaganda. Con lo Sdi noi sosteniamo la grande attualità dell'opera politica e legislativa di Loris Fortuna, il governo del mercato e la promozione della libertà di ricerca sugli embrioni di Tony Blair e la difesa dello Stato di diritto e dei diritti civili di Zapatero » .

Mastella, però, non è il solo nell'Unione a non accettare la sua campagna a favore dell'eutanasia.
« I paleoguelfi abbondano di questi tempi in Italia. Noi con lo Sdi stiamo proponendo obiettivi che appartengono al 100% alla tradizione liberal- radicale e socialista. Le nostre battaglie sono per un'Alternativa, passando per intanto da una necessaria alternanza nel 2006. L'Unione ci dirà la sua. Noi con lo Sdi costruiamo una strategia politica che comporta un accordo elettorale e, per la prossima legislatura, l'alternanza del centrosinistra. Voglio essere certo che il masochismo di Berlusconi non si trasferisca anche a Prodi » .

Ma dovrete fare delle rinunce. L'ha messo in conto?
« Manco pe' niente. Quali rinunce? Nell'Unione ci sono i comunisti di Cossutta. So' comunisti, anche se io, che vonno, nun lo so » .

C'è anche Rifondazione.
« Appunto, comunista, se non le dispiace. E che capperi di comunista ha pure il programma di Bertinotti? » .

Mai Radicali non hanno molto in comune sul piano dei valori neanche con la Margherita.
« Io appartengo a una storia che con De Gasperi, dalla parte cattolica, sceglieva come un dogma i micro partiti laici: Pli, Psdi, Pri. Rappresento una tradizione laica per la quale De Gasperi rifiutò l'operazione Sturzo voluta dal Papa. Rossi, Salvemini, Pannunzio vollero la famosa " legge truffa" del ' 53 contro Vaticano e le accuse truffaldine della sinistra di allora. Non può esserci nessun veto da parte dell'Unione, perché io non chiedo niente » .

Nemmeno i seggi? Non ha pensato a quanti chiederne all'Unione in vista delle Politiche?
« Grossomodo 310 Senato e 620 alla Camera... » .

Barbara Romano

Data: 
Venerdì, 2 September, 2005
Autore: 
Fonte: 
LIBERO
Stampa e regime: 
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