Il dolce per “festeggiare“ la Ztl portato in ufficio in assenza di Cecotti: il Comune annuncia querele
Una torta per festeggiare, ironicamente, il primo anno di vita della Ztl. Così, Diego Volpe Pasini, consigliere di Sos Italia e Gianfranco Leonarduzzi, esponente dei Radicali italiani, hanno pensato di omaggiare il sindaco Sergio Cecotti a un anno esatto dall’entrata in vigore del provvedimento. Con una torta a forma di bara sulla cui lapide una scritta in panna recitava: “La tomba delle libertà: grazie sindaco“.
Una torta – consegnata in assenza del sindaco – e che ha suscitato le ire dell’inquilino di palazzo D’Aronco al punto che il Comune ha annunciato la volontà di sporgere denuncia contro gli autori della festa a sorpresa. Nonostante l’assenza di Cecotti infatti, secondo il capogruppo di convergenza, Enzo Bassi, che si trovava a palazzo, il consigliere Volpe Pasini e Leonarduzzi sarebbero entrati nell’ufficio del sindaco Cecotti ignorando i richiami degli uscieri. «Non potevano entrare - sbotta Bassi -, per questo valuteremo l’opportunità di rivolgerci alla magistratura. Le regole vanno rispettate da tutti, ma mi sembra che ancora una volta si siano superati i limiti di tollerabilità. Si tratta di un intervento di cabaret che poco ha a che fare con la politica. Se veramente Volpe Pasini e Leonarduzzi volessero portare avanti delle idee utilizzerebbero, come tutti, altre strade. Mi pare invece che si tratti di una sceneggiata finalizzata esclusivamente a ritagliarsi uno spazio pubblicitario». Il riferimento di Bassi chiama in causa anche il blitz che ha portato al ritardo nella partenza del rally e il mancato coinvolgimento dei commercianti. «Probabilmente volevano organizzare un’altra manifestazione - aggiunge Bassi -, ma evidentemente la gente ha capito il loro reale scopo e ha preso le distanze come dimostra il fatto che questa volta si sono presentati in Comune da soli».
«Lavoriamo per i cittadini e non per i commercianti - replica Leonarduzzi -, non potevamo far passare sotto silenzio questo anniversario. Chi resta in silenzio si rende complice di questo provvedimento che ha trasformato la città in un luogo austero». «Dopo un anno di Ztl - spiega Volpe Pasini - non c’è stato nessun dibattito, nessun tentativo di dialogo e di ricerca di soluzioni partecipate. Il progetto di Mercatovecchio cambia ogni giorno e non fa parte della storia di Udine. Sarebbe stato meglio sistemare i marciapiedi della periferia».
Cristian Rigo