You are here

RADICALI:DE TOFFOL STRONCATO DA INFARTO,BATTAGLIÒ PER L´USO DELLA MARIJUANA TERAPEUTICA

Testo: 

BELLUNO. Falciava l'erba in un campo di lamponi quando è stato colpito da un malore. Plinio De Toffol, 48enne di Quantin, candidato coi Radicali, è morto.
Qualche giorno fa fu condannato per droga ma quella del suo avvocato fu una battaglia sull'uso terapeutico della marijuana.
L'emergenza s'è verificata ieri intorno alle 16.30 a Quantin dove Plinio De Toffol usava una falciatrice per ripulire il campo di lamponi. La sua compagna di sempre e di tante battaglie, era con lui in quel momento: un po' più defilata stava togliendo l'erba. E' stata la donna a trovare Plinio De Toffol esamine: gli si stava avvicinando per spiegarli che sarebbe rientrata e che lo avrebbe lasciato solo in quel prato quando l'ha trovato sopra la falciatrice. Ha chiamato i soccorsi ma non c'è stato nulla da fare.
Plinio De Toffol, come constaterà il medico dell'ambulanza del pronto soccorso di Belluno, è deceduto molto robabilmente per un arresto cardiaco. Non lasciano pensare invece a un incidente, le escoriazioni che sono state ritrovate sul suo corpo e che sono da addebitare al fatto che il corpo è caduto sul mezzo meccanico che stava conducendo a mano.
Sul posto è intervenuta la Volante della polizia di Stato insieme con il reparto della scientifica, per i rilievi del caso. Ora la salma, ma è una prassi in tutti i casi, è a disposizione dell'autorità giudiziaria che dovrà decidere se condurre un'ispezione cadaverica o far eseguire un'autopsia. Davanti a una probabile morte per arresto cardiaco, così come constatato dal medico, difficile che si proceda con un esame autoptico. Plinio De Toffol è morto a 48 anni: l'uomo, la scorsa settimana, aveva visto chiudere un procedimento per droga che lo aveva visto condannare a un anno e sette mesi e a una multa di 7500 euro. Il giudice Giancotti non gli aveva concesso la condizionale: solo il ricorso in appello lo avrebbe quindi salvato dal carcere.
De Toffol era stato accusato di aver coltivato canapa indiana ma il suo legale, Fabio Valcanover, aveva sostenuto battagliero l'uso terapeutico della marijuana. Battaglie antiprobizioniste quelle del gestore del bar a Quantin per il quale si erano battuti anche i Radicali che alle politiche lo candidarono. E del resto in aula l'avvocato Valcanover aveva sempre sostenuto che De Toffol non poteva essere considerato alla stregua di uno spacciatore: era una persona che aveva scelto una terapia della propria salute, affidandosi alle qualità lenitive della cannabis sativa, a basso contenuto di principi attivi.
Ieri la notizia di questa morte ha fatto il giro del paese in un battibaleno: sconvolto l'avvocato Valcanover, nel dolore la famiglia di Plinio che aveva preso duramente quella condanna penale: «Non poteva averla presa bene», spiega la suocera, «era provato e del resto le spiate possono ammazzare una persona».

Data: 
Mercoledì, 24 July, 2002
Autore: 
Fonte: 
CORRIERE DELLE ALPI
Stampa e regime: 
Condividi/salva