Care amiche, cari amici,
mi fa molto piacere essere qui oggi , anche perché è la prima volta che un radicale viene invitato ad un congresso del vostro partito.
In molti mi chiedono "ma i radicali con chi stanno? Con quale dei due poli?"
Vi confesso che questo tema non mi appassiona. Noi radicali abbiamo sempre cercato accordi sulla base di progetti concreti, certi di rappresentare per i cittadini un movimento capace di dare uno scossone ad un sistema di partiti sclerotizzato incapace, sia a destra che a sinistra, di fare le riforme necessarie per il nostro paese.
Vorrei ricordare oggi la battaglia referendaria comune di un anno fa, che ci ha visto uniti contro una legge votata dal centro destra, che avrebbe impedito ai cittadini della regione Friuli Venezia Giulia di scegliersi il governatore. Gli elettori, in quella occasione, hanno parlato chiarissimo rispedendo al mittente tale proposta.
Abbiamo sperato fino all'ultimo che i referendari, con Illy in testa, si presentassero all'appuntamento elettorale delle regionali con una proposta organica di riforma istituzionale ed elettorale, per una legislatura che, come saprete, avrà carattere costituente.
Purtroppo così non è stato ed i segnali raccolti in questi primi mesi sono contradditori o vanno nella direzione opposta rispetto al voto referendario che chiedeva la possibilità di scegliere direttamente gli eletti contro la proposta della Cdl che invece auspicava un ritorno al proporzionale.
Noi radicali abbiamo un progetto di legge per un "Friuli Venezia Giulia Regione americana" caratterizzato dal Presidenzialismo unito al federalismo e ad un sistema elettorale uninominale.
Noi continuiamo a proporre il modello americano, con due mandati, con due investiture: una, diretta, per il Presidente-Governatore, e l'altra, anch'essa diretta, per i consiglieri regionali da eleggere in collegi uninominali.
Speriamo di poterlo fare insieme ad altre forze, anche con voi, per ridare una speranza a tanti elettori liberali, delusi dai due poli: la Casa della libertà, che sembra avere scelto la strada del suicidio politico, e l'Ulivo, dopo aver inflitto al Polo una sconfitta, sembra disinteressato ad un progetto riformatore per la nostra regione.
Su questo, ma anche su tante altre proposte radicali, dalla moratoria sulla pena capitale da presentare all'assemblea delle nazioni unite nelle prossime settimane, al fronte libertario e antiproibizionista, spero siano in tanti coloro che si iscrivano, con doppia tessera, anche al Partito Radicale e magari formino nelle varie assemblee comunali e provinciali veri e propri "gruppi radicali", che si impegnino a sostenere con mozioni le proposte dei radicali.