Prendo atto delle dichiarazioni di Barato e Toffolo della lista Cardin, che purtroppo indulgono nell'antico vizietto della storpiatura dei nomi, ma ribadisco che i fatti sono come da me descritti. Intanto ricordo che la legge che prevedeva l'abbattimento delle barriere risale al 1976, e che quindi i predecessori e il governo Cardin hanno impiegato circa sedici anni per arrivare a progetti esecutivi di una manciata di scivoli sui marciapiedi e al loro finanziamento non certo faraonico, e che l'inizio effettivo dei lavori ha avuto luogo nel 1995, quindi a governo Pasini già piuttosto "maturo" (erano nel frattempo stati approvati almeno due bilanci comunali e altrettanti regionali senza che nulla accadesse). Voglio invece cogliere l'aspetto positivo della loro dichiarazione: se è vero che Cardin e i suoi collaboratori sono stati attivi nel settore di cui si parla, avranno l'occasione in questa Amministrazione, che li vede parte importante della maggioranza, di dimostrare ancora la loro volontà di rendere Pordenone più civile e rispettosa dei diritti di tutti. Oltre tutto in questo modo aiuteranno anche il Sindaco a rispettare quanto promesso in campagna elettorale. Come ho scritto nell'articolo pubblicato giovedì scorso, sono (siamo) disposti a collaborare poiché è un nostro primario interesse. E a questo riguardo segnalo fin d'ora che un aspetto importante della accesibilità della Città, cioè il sito internet istituzionale www.comune.pordenone.it non è accessibile alle persone con disabilità, in particolare ai ciechi, e, per alcui aspetti del formato delle pagine, anche a chi ha gravi disabilità fisiche.