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LA SATIRA CAPEZZONIANA

Testo: 

di Antonio Dipollina

Inutile far finta di nulla, l'edizione di Markette che va a concludersi a breve, entrerà nella storia per l'opportunità offerta a Daniele Capezzone, segretario del Partito Radicale. Da qualche tempo Capezzone interviene nel programma di Chiambretti su La 7 e si esibisce in un numero comico, filone satira politica. Ha un testo scritto e prepara anche un minimo di scenografia. L'altra sera si è dedicato alla visita di Berlusconi a Mosca sostenendo che il premier ha portato il rossonero Gattuso da Bush e Putin, e Bush appena lo ha visto lo ha spedito a Guantanamo. In precedenti occasioni, Capezzone si era esercitato sul "partito unico" vagheggiato da Berlusconi, la battuta era: nella coalizione si sta cercando lo slogan più efficace, Bondi ha proposto "Silvio sei unico", Follini ha proposto "Silvio sei partito".
Grande successo, detto senza ironia alcuna. Il genere è inedito, il politico di primo piano addirittura un segretario di partito che vira al cabaret è ben altro rispetto al D'Alema che cucina il risotto da Vespa. Favorito dal contesto vispo e birichino, ma anche penalizzato dalla collocazione angusta.
Se Capezzone si esibisse a Porta a Porta, sarebbe un trionfo, mal digerito dagli avversari e forse anche da lui stesso, che conserva quell'eterna aria da penitente. In realtà esisterebbe una collocazione ideale, ovvero lo spazio che in apertura di Ballarò viene riservato ogni settimana a un comico. Però bisognerebbe decidere che al termine del suo numero Capezzone non potrebbe partecipare alla puntata. O forse sì. Chi lo sa.
Quello che sorprende è il livello della satira politica capezzoniana. Non è basso alla Bagaglino, non è impegnativo come certi numeri di Cornacchione (per i quali devi avere un'infarinatura di base sugli argomenti trattati). E' una curiosa via di mezzo da tempo abbandonata dagli autori di satira, che puntano altrove, pensando che in teoria nessuno dovrebbe più ridere pensando a Bush che porta Gattuso a Guantanamo. E invece no, Capezzone coglie l'asse mediano tra i vari tipi di pubblico e lo percorre con tempi nemmeno disprezzabili. Alla fine, comunque vada, un futuro assicurato.
Intorno a lui, va a concludersi questa edizione di Markette, collezionando un'imponente raccolta di personaggi, facezie e storie di quart'ordine tra cronaca, politica, gossip, sesso e attualità. Ovvero, spesso il meglio che c'è. Stasera, insieme all'ospitata di una cantante che non si capisce cos'abbia fatto (ha vinto un reality, o qualcosa di simile), viene annunciata Flavia Vento. Qualcuno vuole perdersela?

Data: 
Sabato, 14 May, 2005
Autore: 
Fonte: 
LA REPUBBLICA
Stampa e regime: 
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