Il 20% delle coppie con problemi di fertilità
TARANTO - Il 20% delle coppie italiane ha problemi di sterilità: sono 60 mila in più ogni anno. Ma non in tutti i casi si tratta di infertilità legata a fattori patologici: se uomini e donne sono responsabili per il 40% ciascuno delle cause patologiche, in quasi il 20% dei casi non sono individuabili cause evidenti e l'infertilità è attribuibile a «problemi di coppia» che spesso vengono affrontati con maggiori difficoltà o addirittura negati, specie dall'uomo. È uno dei dati riferiti da Willy Pasini nel corso del quinto congresso nazionale Cecos, la prima rete di ventotto centri privati di procreazione medicalmente assistita (Pma), dedicato al tema «la coppia infertile e la legge sulla procreazione assistita: riproduzione e sessualità tra nuove realtà, nuovi valori, nuovi problemi» che è in corso da ieri a Taranto e che si è concluso ieri.
Dal convegno è emerso che informazione, educazione e assistenza di ordine medico e diagnostico, ma anche psicologico e sessuale sono gli strumenti che vanno approntati per arginare e risolvere un problema che coinvolge una fetta non marginale della nostra società, migliaia di coppie che non riescono ad avere un figlio e che spesso si dividono proprio di fronte a questo scoglio.
Intanto, il Comitato promotore del referendum abrogativo della nuova legge sulla fecondazione assistita ha indetto per mercoledì e giovedì prossimi i «referendum days», due giornate di mobilitazione straordinaria per la raccolta firme sul referendum. L'obiettivo del Comitato - informa un comunicato dei Radicali - è quello di aprire in quell'occasione almeno mille punti di raccolta, tra tavoli per strada, uffici di notai e presìdi davanti ai comuni per invitare la gente a firmare nelle segreterie comunali. Il Comitato promotore, prosegue la nota, invita le forze politiche, le associazioni, i centri di fecondazione assistita a partecipare a questo straordinario sforzo organizzativo per rendere possibile un concreto passo avanti verso l'obiettivo delle cinquecentomila firme.
«L'unica strada da percorrere è quella di raccogliere le firme per abrogare questa legge e permettere al Paese in primavera di riappropriarsi di una scelta», ha detto l'on. Emma Bonino a proposito della legge sulla procreazione medicalmente assistita approvata di recente in Parlamento. Bonino, insieme con Marco Pannella e con altri dirigenti radicali, è intervenuta a Taranto al suddetto congresso nazionale dei ginecologi del Cecos. «È una legge - ha detto Bonino - che toglie persino al ginecologo la libertà di prescrizione e cura. A parte la destra che difende questa legge, c'è una specie di ordine di servizio, che ricorda il Pci degli anni Settanta, fatto da Fassino e compagni e finalizzato al boicottaggio della raccolta di firme per il referendum. Oggi il vero problema sono le relazioni con le gerarchie vaticane e gli equilibri con Bindi o Rutelli».
Per partecipare al referendum days si può contattare il Comitato promotore referendum: tel. 06-689791, fax 06-68805396, email: referendum@radicali.it.
(i.s.)