You are here

Capezzone: «Se sigliamo intese elettorali possiamo passare dal 2 all´8%»

Testo: 

Si è aperta a Roma la convention dei Radicali italiani. Nuovo sciopero della sete per Pannella, non sul "caso Sofri" ma (a partire dalla grazia) sul "caso legalità"

A circa ottanta giorni dalle elezioni europee si è aperta a Roma la convention dei Radicale italiani. «Sappiamo - dice Daniele Capezzone - che ci muoveremo in una forbice compresa tra l'1,2 e il 2%. Ma sappiamo anche che la stretta degli ultimi quaranta giorni di campagna elettorale può più facilmente indirizzare il trend verso il basso che non verso l'alto». Questa la fotografia «severa e spiacevole quanto si vuole - aggiunge il segretario dei Radicali - ma a suo modo nitida e chiara». Eppure di pellicola ce n'è ancora abbastanza per fare almeno un altro scatto. Così Capezzone apre le porte dell'Ergife a centrodestra e centrosinistra, a chiunque accetti un confronto. Radicale, s'intende.
Per Capezzone «è bene avere chiaro che le intese, tanto improbabili, ad oggi, quanto massimamente da ricercare, potrebbero far sperare di determinare un fatto nuovo: il nostro passaggio dalla dimensione del 2% a quella dell'8%». E allora: signor presidente Berlusconi, signor presidente Prodi, interessa? «Anche al di là di questa ipotesi così desiderabile e difficile, resta fondamentale la disposizione al tentativo politico, toccando tutte le maniglie disponibili per vedere se l'una o l'altra porta può per caso aprirsi».
Ed è proprio in questa direzione che il segretario dei Radicali sottolinea l'importanza del dialogo, a partire «dall'iniziativa che Pannella ha assunto nei confronti di Amato, che va nella direzione giusta proprio perché - spiega Capezzone - è la naturale prosecuzione di quanto Pannella, Bonino e i Radicali, anche dopo le elezioni del 2001, non hanno cessato di fare rispetto al governo». Serve dunque «molta flessibilità, molta fantasia e molta disposizione a tessere, a costruire politica, senza pregiudizi». Capezzone bacchetta poi i due poli: «Vogliamo continuare ad avere il centrodestra che fu Casa delle libertà e che invece ora sceglie la strada di una brutta legge sulla fecondazione assistita o sulle discoteche? O un centrosinistra che si fa dettare la linea da Agnoletto e Rizzo? Vorremmo più libertà per questi due poli e noi glielo proporremmo». Sul tema dei diritti per il principio di legalità nel nostro paese, Capezzone, annunciando che Pannella inizierà nei prossimi giorni uno sciopero della sete, spiega che «una proposta politica è tale solo se è comunicata e comunicabile, se si può contare sulla circolazione delle idee entrando nella vita, nella testa e nelle cose di ciascun cittadino. Altrimenti, restano le fusioni a freddo o le incursioni che di volta in volta cerchiamo di realizzare». La convention radicale chiuderà i lavori domenica.

Data: 
Sabato, 27 March, 2004
Autore: 
Fonte: 
LIBERAZIONE
Stampa e regime: 
Condividi/salva