La battaglia del 2003 si avvicina e il Centro Sinistra può e deve inseguire la vittoria. Ma, numeri alla mano, lo scarto ammonta all'incirca al 20 per cento. E allora come recuperare quel 10-15 per cento decisivo? Quercia e Margherita non bastano. Quindi, aspettando l'unitaria e auspicata casa dei riformisti, ci vuole un nuovo soggetto. Un nuovo movimento fondato sulle idee e capace di dar voce a chi non si ritrova «negli ex diccì e negli ex pci»: ed ecco servita, allora, la Colomba.
Quella che, accompagnata in un simbolo ancora provvisorio dalle parole d'ordine ambiente - diritti - Europa, spicca il volo e si candida a movimentare la scena regionale. Ed ecco, allora, il manifesto firmato da Mauro Bigot, Massimo Brianese, Antonio Buiani, Franco Corleone, Corrado Della Libera, Emilio Gottardo, Mauro Piva, Mario Puiatti e Pierpaolo Zanchetta. I fondatori.
Un manifesto che sintetizza la natura della Colomba: riassumere i caratteri migliori di storie politiche, umane e culturali diverse. E ne definisce gli obiettivi: dalla difesa dell'ambiente e dei diritti civili alla sconfitta di una classe dirigente regionale «priva di ambizioni ma pratica di lottizzazioni»; dalla riorganizzazione federale e federalistica dei partiti ulivisti alla battaglia mai conclusa in difesa della legalità e della questione morale.
«La nostra aggregazione - ripete Mario Puiatti - si fonda su idee. E nulla a che vedere con chi, come Gabriele Renzulli, vuol dar vita ad un minestrone senza identità».