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La Margherita vuole una regione per sindaci
In Friuli Venezia Giulia tre sindaci della Margherita, eletti in Consiglio regionale, vogliono tenere i loro petali ben incollati su entrambe le poltrone e insinuano che «ci potrebbe essere un disegno strategico da parte dei Cittadini e dei Ds di marginalizzarci e indebolirci all'interno di Intesa Democratica». Ride l'avvocato Bruno Malattia, capogruppo dei Cittadini: «Abbiamo sostenuto l'incompatibilità per evitare commistioni e conflitti di interesse. Io stesso mi sono subito dimesso da vicepresidente della Crup. Anche al terzo mandato dei sindaci di paesi con più di 3 mila abitanti siamo contrari perché li trasforma in feudi, ma per amor di coalizione lo sosterremo. Noi Cittadini siamo stati determinanti per la vittoria di giugno e abbiamo intenzione di costruire una rete di collegamento tra le liste civiche esistenti ed è questo piuttosto che preoccupa la Margherita».

La battaglia dei prodiani per il terzo mandato
Riccardo Illy, che all'indomani delle elezioni regionali si rivelò il paladino dell'incompatibilità tra la carica di consigliere e quella di assessore, adesso sostiene la compatibilità del doppio mandato di sindaco e consigliere e si appella alla legge speciale dello Statuto regionale che consente ai sindaci di comuni con meno di 10 mila abitanti, eletti consiglieri regionali, di mantenere l'incarico. Però il Friuli Venezia Giulia, che non ha esercitato la sua potestà legislativa, è andato a elezioni con legge ordinaria e il Tatarellum sancisce l'incompatibilità. Inoltre l'ultima decisione spetta al Consiglio a fine ottobre e c'è già un parere di incompatibilità emesso dalla commissione consiliare nel marzo 2003. La speranza dei sindaci era di riuscire a finire il mandato e venir rieletti il prossimo giugno per il terzo mandato, grazie alla modifica della legge da parte della giunta Illy. I Cittadini e i Ds (che pure hanno due consiglieri disposti a rinunciare alla carica di sindaco) non considerano prode, ma pro Prodi, il voler salvare capra e cavoli.

Manovre per la nuova legge salva-consiglio
Alessandro Tesini, presidente del Consiglio regionale del FVG, è ritornato trionfante dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, svoltasi a Roma a fine settembre. Il principio ispiratore dell'articolo 126 della Costituzione, «simul stabunt, simul cadent», verrà modificato da una proposta di legge, da parte della Conferenza, qualora si verifichino le dimissioni non politiche e non volontarie del presidente di una regione. Si tratta della messa in sicurezza del consiglio, che sopravviverebbe fino alla sua scadenza naturale, seppure Riccardo Illy dovesse dimettersi per la promozione a un incarico ministeriale. Lungimiranza di Illy o vicinanza di Prodi?

Si vota il 26 ottobre per il seggio di Illy
Ha sempre campato cavalcando la capra, simbolo dell'Istria e dunque degli esuli istriani ai quali promette da quasi vent'anni, da quando militava nelle file della Dc, di riconquistare i beni abbandonati dell'amata terra rossa (colore delle zolle). Renzo Codarin impiegato bancario, nonché assessore forzista agli Affari generali e istituzionali, strategie e sviluppo delle aziende partecipate ed Expo del comune di Trieste, si appresta a sfidare per il Polo Ettore Rosato della Margherita, campione di Intesa democratica, nella tenzone del 26 ottobre per occupare il posto di deputato reso vacante da Illy. Sarà un duello alla pari tra moderati ex dc turbato da una "belle dame sans merci", Christina Sponza candidata dei Riformatori presidenzialisti, che ha già scagliato la sua prima lancia definendoli «intercambiabili».

Euroregione, il Guardian vede il nuovo Impero
Euroregione: l'idea non è nuova, ma Illy l'ha fatta sua e promette che non resterà un'idea. Austria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Istria slovena e croata dovrebbero unirsi per far valere di più in sede europea gli interessi comuni, quali il Corridoio 5 e gli scali marittimi in Adriatico, sfavoriti rispetto a quelli del Mare del Nord. E l'inglese Guardian già vede il rinascere dell'antico Impero austro-ungarico.

Data: 
Venerdì, 17 October, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL RIFORMISTA
Stampa e regime: 
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