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Aiuti a Cuba? Solo condizionati alla democrazia

Testo: 

Quando hanno letto l'intervista di un ex ministro di Grazia e Giustizia dell'Ulivo a "Repubblica" (Oliviero Diliberto) in cui il regime di Castro veniva definito "un diverso tipo di democrazia" hanno strabuzzato gli occhi: "gente che ragiona così nuoce al popolo cubano come e più dello stesso Fidel Castro". Ora la "Unione per le libertà a Cuba" chiede a Berlusconi, in occasione del semestre della presidenza italiana alla Ue, di condizionare i nuovi aiuti dell'Europa all'Avana all'inizio del processo democratico e a libere elezioni.
Il tutto in una lettera aperta firmata da Carlos Carralero, Joel Rodriguez e Leonardo Pupo, rispettivamente presidente, portavoce e segretario di suddetto movimento.
"Per anni - vi si legge tra l'altro - le informazioni e le notizie di Cuba che arrivavano in Occidente venivano filtrate dalla propaganda del regime castrista.
Alle condanne dei 75 dissidenti politici e alle fucilazioni dei tre dissidenti avvenute tra marzo e aprile di quest'anno, dobbiamo aggiungere la morte di tre persone, all'inizio del mese di luglio, i quali più che cercare di realizzare il proprio "sogno americano" cercavano di sfuggire dall'incubo castrista". Poi il passo più delicato: "Sappiamo che l'Italia ha assunto la guida della presidenza europea per questo semestre (...) chiediamo pertanto che l'Unione Europea si dimostri ferma e decisa, facendo fronte comune, nei confronti della diplomazia cubana, insistendo affinché Cuba conceda maggiore libertà e diritti".
"Ancora chiediamo esplicitamente che l'Unione Europea imponga alcune misure concrete, quali la non interferenza nelle consegne dirette degli aiuti umanitari ai dissidenti, ai familiari e nei confronti di tutte le persone in difficoltà e l'immediata scarcerazione dei cosiddetti ?prigionieri politici di coscienza', dando la priorità ai casi più delicati".

Dimitri Buffa

Data: 
Mercoledì, 30 July, 2003
Autore: 
Fonte: 
L´OPINIONE
Stampa e regime: 
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