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Cappato: a fianco dei manifestanti per i diritti di libertà

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Rovasio: a Bari riaffermate le minoranze sessuali
Il sostegno dei radicali

BARI «A fianco dei manifestanti per i diritti di libertà»: è questa la motivazione principale della partecipazione dei radicali italiani e del Partito Radicale Transnazionale al Gay Pride di Bari espressa ieri pomeriggio nel corso di un incontro con i giornalisti dall'eurodeputato radicale della «Lista Emma Bonino», Marco Cappato, insieme a Sergio Rovasio, militante delle iniziative radicali per la liberazione sessuale ed al segretario dell'associazione radicale barese «Bruno Leoni Club», Giuseppe Simone; con loro anche Carlo Manera della rifondata associazione «Fuori».
«L'impegno radicale sul fronte della lotta per le liberazioni sessuali - ha sostenuto tra l' altro Cappato - è ben noto sia a livello nazionale sia a livello europeo; il nostro scopo è avere uno Stato, una legge, delle istituzioni non discriminanti tra una sessualità e l'altra».
Cappato ha parlato dell'esigenza di istituzioni non discriminanti a partire dai Comuni, con le «proposte di istituzione dei registri delle coppie di fatto, alla raccolta di firme per la legge che miri a riconoscere la libertà nella scelta del contratto di unione che due individui vogliono stipulare». «Non si vede perché - ha detto - dinanzi al matrimonio non debbano essere uguali i cittadini di scelta omosessuale o dello stesso sesso».
Cappato ha poi accennato alla situazione internazionale in cui i radicali - ha detto - sono più che mai impegnati. È il caso dell' Egitto dove Emma Bonino lavora e collabora con quelle istituzioni che riconoscono la mutilazione degli organi genitali femminili».
Sono «battaglie anticlericali» - ha osservato - laddove «anticlericalismo non significa antireligioso, ma solo battaglia contro quella parte di culto che ambisce a divenire potere e vuole imporre determinati canoni». «A Bari - ha affermato tra l'altro Rovasio - si riaffermano con il Gay Pride i diritti delle minoranze sessuali. Ribadiamo di essere vicini all'Arcigay per la proposta di legge per le affermazioni delle unioni civili».
«Nei trent'anni scorsi - ha detto ancora Rovasio - siamo stati protagonisti con la nascita dell'associazione "Fuori" della fondazione del movimento omosessuale, del dibattito per la legalizzazione del cambiamento di sesso e delle iniziative come il Gay Pride che ancora oggi ci vedono impegnati insieme a chiunque parli di libertà».

Data: 
Lunedì, 9 June, 2003
Autore: 
Fonte: 
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Stampa e regime: 
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