«Nessun dirigente di Forza Italia farà parte o costituirà comitati per la raccolta di firme sul referendum che propone l'abrogazione della legge elettorale».
Il monito giunge da Michelangelo Agrusti, coordinatore provinciale del partito "azzurro", che, nel recente passato, aveva contestato il provvedimento approvato dal Consiglio regionale. Ma un conto è esprimere una linea critica, altro lavorare contro una norma che è pur sempre stata approvata unanimemente dalla maggioranza della Casa delle libertà.
«Forza Italia - afferma Agrusti - si è presa la responsabilità di votare questo tipo di legge, per cui non ci saranno azioni che possano essere interpretate come un'opposizione da parte dei nostri dirigenti». L'invito che fa il coordinatore "azzurro" è quello che esponenti della maggioranza e dell'opposizione non facciano parte direttamente dei comitati. «I referendum - sostiene - sono spazi che devono essere occupati dalla gente e non dai partiti».
Contro la legge approvata dal Consiglio regionale, peraltro, si schierano anche i radicali, guidati in provincia di Pordenone da Stefano Santarossa.
«Non ci limiteremo a raccogliere le firme per l'indizione del referendum - sottolinea l'esponente del partito di Emma Bonino e Marco Pannella - ma anche a proporre una soluzione alternativa, in quanto il modello che verrebbe applicato in caso di approvazione del referendum, ovvero quello delle Regioni a statuto ordinario, non ci piace». La soluzione prospettata dai radicali è il sistema americano, con elezione diretta del premier e collegi di 20 mila abitanti, in ognuno dei quali chi prende più voti viene eletto consigliere regionale.
I Democratici di sinistra, intanto, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Dopo la riunione organizzativa dell'altro giorno, coordinata dal segretario provinciale, Fabrizio Venier, inizia concretamente la raccolta delle firme. Un primo banchetto verrà allestito questa mattina, dalle 10 alle 12, nell'ambito dell'area dove si svolge il mercato cittadino a Pordenone. A presidiare i tavoli, i consiglieri comunali della Quercia che, per la loro carica istituzionale, hanno la potestà di autentificare le firme dei cittadini.
Ste.Pol.