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E la Bonino si avvolge in un drappo stelle e strisce

Testo: 

CONTROCORRENTE / I socialisti di Boselli alleati con Pannella: no al coro anti Usa
Manifestazione di radicali, Sdi e Verdi ecologisti al cimitero di Rivotorto, Assisi, dove sono sepolti 949 soldati angloamericani della II guerra mondiale

ROMA - Lo Sdi non ha partecipato alla marcia per la pace e allo slogan «No alla guerra senza se e senza ma», ne ha opposto un altro: «No alla guerra, sì alla pace dell'Onu e sì alla democrazia e ai diritti umani». Una linea che i socialisti di Boselli (ieri a Roma hanno riunito il consiglio nazionale) condividono con i Radicali e la Uil. Secondo il leader dello Sdi l'Ulivo «non deve cedere a derive di tipo estremistico né accodarsi al coro antiamericano». Alla riunione del Consiglio nazionale socialista è intervenuto anche Marco Pannella. Il leader radicale ha chiesto formalmente al governo un incontro sulla situazione irachena «in tempi utili» prima del vertice Ue di lunedì a Bruxelles e del Consiglio di sicurezza Onu di martedì.
Emma Bonino è invece andata al cimitero di Rivotorto (Assisi) dove sono sepolti 949 soldati angloamericani morti durante la seconda guerra mondiale. Qui i radicali, un gruppo di socialisti dello Sdi e Verdi ecologisti come Carlo Ripa di Meana si sono avvolti nelle bandiere americane, inglesi e israeliane mostrando striscioni con scritto in italiano e in arabo «Saddam vattene». «Lo facciamo - ha spiegato Emma Bonino - nello stesso giorno in cui il vice massacratore Aziz viene ricevuto con tutti gli onori ad Assisi, come ha fatto l'apparato politico italiano, offrendo sigari e spaghetti alle vongole. Esiste un dato di decenza che va riaffermato».
Pannella e Bonino lamentano l'ostracismo dei media sull'iniziativa del leader radicale denominata «Iraq libero». Appello al quale hanno aderito in 123 Paesi migliaia di personalità e cittadini comuni, oltre a 270 parlamentari italiani. Il leader radicale accusa i media: «Non un solo minuto infatti, di approfondimento, di dibattito e di effettiva informazione dal 20 gennaio è stato consentito all'opinione pubblica». Pannella prosegue così: «Ci permettiamo di dire, umilmente ma anche con la forza che deriva dalla considerazione nota del nostro progetto da parte delle principali cancellerie dei Paesi democratici, che si rischia di dissipare un'occasione unica per l'Italia di governare la crisi europea e della Nato, con obiettivi che possono ricompattare la posizione francese, belga e tedesca con quella britannica, italiana e degli altri otto Paesi europei, probabilmente così incontrando obiettivi attualmente propri anche della maggioranza dei Paesi mediorientali».

F. Sa.

Data: 
Domenica, 16 February, 2003
Autore: 
Fonte: 
CORRIERE DELLA SERA
Stampa e regime: 
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