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EMERGENCY. FORCELLINI: ACCETTO LA SCOMUNICA MA CON LA COSCIENZA A POSTO

Testo: 

Articolo pubblicato su "La Voce di Rimini" del 16 gennaio 2003.

La rottura fra Emergency e la sua referente riminese, Carla Forcellini, si è definitivamente consumata

IL VOLONTARIATO LAICO NON E' GRADITO
di Manuela Fabbri
"Accetto la scomunica, ma con la coscienza sono a posto" Rimini - La Voce lo aveva anticipato a fine d'anno. La rottura tra Emergency e la sua referente riminese, professoressa Carla Forcellini, attiva a Rimini dal 1996, si è definitivamente consumata. Ieri, durante una conferenza stampa, la Forcellini ha letto il contenuto dei durissimi scambi epistolari avvenuti fra lei e Teresa Sarti in Strada, factotum di Emergency e moglie del medico-fondatore, Gino Strada. La domanda che secondo noi sottintende,sia la conferenza stampa che il complessivo interessamento che la Forcellini ha suscitato dell'ultimo periodo, è: può esistere o resistere alle mille lusinghe e pressioni, il volontariato laico? Laico, che come dice il dizionario, significa non del clero, ma anche non di parte. E non strumentalizzabile da alcuno. Semplicemente votato all'altruismo - ebbene sì (dovrebbe), sempre secondo noi - senza secondi fini, a maggior ragione se si parla di volontariato.
E' un tema attuale, un interrogativo che si pongono, sempre di più - forse ingenuamente - le tantissime persone che in Italia, in qualunque modo e con grande generosità, contribuiscono, con denaro e opere, alle varie associazioni e iniziative di raccolta fondi. Da Telethon alla Caritas, da Emergency alla Croce Rossa, passando per vari istituti pro-malati e contro il cancro (di destra o di sinistra? come direbbe Gaber?) per le ricostruzioni di alluvioni, terremoti, guerre.
Spesso interrogandosi sulla ragione della differenza tra loro. Politica, Religione o Potere? Quali le aspettative che chi fa, partecipa e dona, ripone...facendo, partecipando, donando?
Alcuni la risposta se la sono data da sempre: prova ne è che il volontariato laico (davvero) è quasi inesistente. Ieri a ben vedere, con forse anche qualche spiegazione sul perché e per come, ne abbiamo avuto la conferma. Carla Forcellini ha lavorato alla grande, per anni(dal 1996), con grande ardore e a spese proprie.
Raccogliendo fondi e raccontando a chiunque le capitasse a tiro (comprese le scuole e le istituzioni) quanto qualcuno stesse facendo nelle lande più sperdute nel mondo per rimettere in piedi, e in condizione di vivere (o sopravvivere) i bambini e tutte le vittime, piccole e grandi, mutilate, dilaniate, dalle mine antiuomo disseminate nei tanti territori che sono stati teatro di guerra negli ultimi anni. Questo, quando ancora essere di Emergency, non faceva del tutto tendenza. Lei era rimasta colpita dal lavoro di Gino Strada in Kossovo, in Iraq, in Afghanistan. Ma tanto entusiasmo ha avuto un ben triste epilogo: il mese scorso la professoressa Forcellini è stata defenestrata, dimessa, scomunicata.
Per non essere stata ubbidiente, dalla manifestazione girotondo contro la guerra in Iraq del 10 dicembre scorso indetta da Moretti e Cofferati, alla quale Gino Strada ha partecipato, in poi. Né in linea con le scelte politiche compiute da un pacifista di parte, soprattutto antiamericana. Lei, che "...d'accordo con quel pezzo di merda di Pannella" (detto testualmente), non ha saputo far gruppo, tra i pacifisti della intellighentia di sinistra. "E questo anche se le mie migliori amiche, con le quali a tratti lavoravo sono di Rifondazione comunista, ma in poche riuscivano a tenere il mio ritmo.
Era soprattutto la mia famiglia - racconta Carla - a contribuire in lavoro e sopportazione per i miei tanti impegni. Dopo anni di lavoro entusiasta, duranti i quali alle critiche, che già c'erano, rispondevo minimizzando, recentemente avevo ammesso sinceramente con Teresa che non ero capace di prendere posizione contro un'unica guerra, dunque identificando (come mi veniva chiesto da tempo) nell'America, i soli cattivi - carnefici - oppressori. Poiché è vero, io stessa non la penso così (sono radicale non violenta, dunque anche contro la guerra di Cecenia che da Gino non ho mai sentito ricordare), ma soprattutto perché sento di dovere rispetto alle idee di tutti coloro i quali hanno contribuito in mille modi ad Emergency. Nel confronto dei quali mi sento ancora in debito, ma con la coscienza a posto. Per questo accetto di buon grado la scomunica.
Ma nel contempo ritengo, per onestà e trasparenza, poiché possono esserci dei fraintendimenti nella Rimini provinciale dove tutti ci conosciamo, ma spettegoliamo, di dover pubblicamente, qui oggi, darne conto ai miei concittadini. Dire loro che d'ora in avanti troveranno un altro referente in Carlo Boffa di San Marino. "In mattinata il Consigliere Regionale di Forza Italia, Marco Lombardi, ha fatto pervenire alla Forcellini, un telegramma di solidarietà e stima.

-Dal "Il Resto del Carlino" del 16 gennaio 2003
POLEMICA EMERGENCY,CHI DISSENTE FINISCE CACCIATO
Carla Forcellini non è più referente del gruppo riminese di Emergency, l'organizzazione resa famosa dal suo leader Gino Strada.
In una conferenza stampa tenuta ieri mattina Carla Forcellini, peraltro nota per il suo impegno nel movimento radicale ha spiegato, sulla scorta della corrispondenza intrattenuta con Teresa Sarti, moglie di Gino Strada e presidente del Comitato direttivo di Emergency, cosa è successo.
Di fatto, la Forcellini è stata "licenziata" perché si è rifiutata di promuovere la raccolta di firme contro la guerra in Iraq lanciata in vista della manifestazione nazionale del 10 dicembre. La referente riminese di Emergency aveva fatto presente di essere pronta a raccogliere sì le firme, ma contro tutte le guerre e non solo contro quella in Iraq, e aveva indicato la manifestazione di dicembre come troppo politicizzata. Un dissenso non accettato.

-da "Il Corriere di Rimini" del 16 gennaio 2003
CACCIATA PERCHE' NON FA LA CAMPAGNA CONTRO LA GUERRA IN IRAQ
di Francesco Pagnini
Emergency non ha più come responsabile riminese Carla Forcellini,che risponde "l'Associazione è stata spostata troppo a sinistra. Non voglio averci più niente a che fare"
Rimini - Carla Forcellini non è più responsabile provinciale di Emergency. L'Associazione guidata da Gino Strada (da anni all'opera nel ricostruire gli arti ai bimbi vittime delle mine antiuomo) e da sua moglie Teresa, ha inviato una lettera alla riminese, che dal 1996 presta opera volontaria per raccolta fondi e sensibilizzazione, chiedendole di non accreditarsi per l'associazione. Motivo, Forcellini ha rifiutato di prendere parte alla campagna di Emergency contro la guerra in iraq, e in più occasioni avrebbe definito troppo politicizzato il recente operato dell'Associazione. La "scomunica" ufficiale, dopo i primi dissidi risalenti a fine settembre, porta la data del 13 dicembre. Forcellini ha poi risposto, per lettera adducendo le sue ragioni, che ha reso note ieri, "poiché sono sicura che la mia lettera è arrivata a destinazione" e "per correttezza nei confronti dei riminesi che in questi anni hanno aiutato Emergency e che hanno diritto di sapere".
Forcellini ,oggetto anche di solidarietà da parte di Forza Italia di Rimini, ha ribadito che già dall'inizio della sua collaborazione con Emergency aveva reso nota la sua partecipazione attiva alla politica, schierata con i Radicali. E che l'articolo 10 dello Statuto dell'Associazione lascia porte aperte a tutti indipendentemente dalla ideologia politica. Forcellini ha quindi sottolineato come, a suo parere, di recente Emergency e Gino Strada, abbiano invece politicizzato l'Associazione, spostandola a sinistra.
"Nonostante questo - ha detto - io ho continuato la mia opera volontaria lasciando da parte la politica. Ma evidentemente non è stato abbastanza". Perciò, "al di là dei rapporti personali, che spero si risanino, con Emergency non voglio avere più nulla a che fare"

Data: 
Sabato, 18 January, 2003
Autore: 
Fonte: 
RADICALI.IT
Stampa e regime: 
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