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...Credo che ci sia molta umanità nella ricerca dell'emancipazione dal dolore.

Testo: 

Signor direttore
L'editoriale del 31 dicembre sull'annuncio - per ora non verificato - della prima clonazione umana è - per usare un eufemismo - decisamente sopra le righe. Se dovessimo lasciar fare tutto alla natura - e questo è quello che l'estensore dell'articolo chiede nel campo della riproduzione umana - le nostre vite sarebbero brevi e brutali.
Ho una madre che vive da molti anni grazie a una protesi di plastica al posto dell'aorta e non si sente per questo meno umana. E' fortunata: l'aorta nella nostra cultura non riveste una particolare importanza da punto di vista religioso. Il cazzo - e la figa - (fa tanto Testori dire le parolacce?) a quanto pare sì.
Quindi cannula per fecondazione no, protesi in teflon sì. Per favore dia l'opportunità a Luca Coscioni di scrivere un'opinione sull'argomento.
Cordiali saluti

Paolo Ferrandi, via Internet


Signor direttore
Secondo lei è nazista dare la vita con la clonazione. E' forse meno nazista togliere la vita con la scienza? Oppure, come si è fatto con la contraccezione, non sarebbe meglio regolamentare anche la clonazione umana e terapeutica per non lasciare la creazione o la soppressione in mano ai raeliani o alle mammane?
Credo che ci sia molta umanità nella ricerca dell'emancipazione dal dolore.

Silvia Grilli

Data: 
Giovedì, 2 January, 2003
Autore: 
Fonte: 
IL FOGLIO - Lettere al direttore
Stampa e regime: 
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