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125 milioni in più ai partiti

Testo: 

FINANZIAMENTO PUBBLICO, INTESA PER AUMENTARE I CONTRIBUTI

ACCORDO bipartisan alla Camera tra tutti i partiti che, con una leggina approvata in sede legislativa in Commissione, hanno approvato una modifica alla legge sul finanziamento pubblico «regalandosi» altri 125 milioni di euro l'anno. La legge aumenta anche la platea dei partiti che potranno accedere al finanziamento, includendovi quelli che non hanno superato il 4%.
Il provvedimento, non dovendo passare per l'aula, andrà ora al Senato. La Commissione Affari Costituzionali stava esaminando una legge che sanava una situazione creatasi per un disguido postale. La richiesta di rimborso elettorale della lista Vallè d'Aoste per le politiche 2001, nonché, quella del Biancofiore per le amministrative siciliane, non sono mai arrivate nonostante la ricevuta postale dimostrasse la spedizione mediante raccomandata nei termini indicati dalla legge.
Ieri pomeriggio è arrivato un emendamento a questa legge di due articoli, che aumenta sostanziosamente il finanziamento pubblico ai partiti, ampliando anche la platea dei beneficiari. Finora era previsto un finanziamento di 4 mila vecchie lire per ogni elettore, da dividere proporzione ai consensi ottenuti dai partiti, purché essi avessero superato il tetto del 4% o avessero almeno un parlamentare eletto. L'emendamento approvato prevede che il contributo ammonti a 1 euro per ciascun elettore, ma il Fondo totale viene ripartito non una volta sola a legislatura, ma ciascun anno. Quindi in una legislatura è prevista una rata di 5 Euro ad elettore, ammontante a circa 10 mila vecchie lire.
Accederanno al finanziamento pubblico tutti i partiti che hanno raggiunto almeno l'1%. Vi rientreranno quindi Lega, Italia dei Valori, Verdi, Sdi, Pdci, Biancofiore ed anche Democrazia Europea di D'Antoni, ora unito ai centristi ma comunque presentatosi da solo alle politiche. Da questo provvedimento sembrerebbero invece danneggiati, a meno che non venga modificata la legge in Senato, i piccoli partiti che, pur avendo visto eletti propri candidati nei collegi uninominali, non hanno raggiunto l'1%. È il caso, ad esempio, del nuovo Psi di Gianni De Michelis, fermatosi allo 0,97% pur avendo tre deputati e un senatore.
Anche il contributo elettorale per le elezioni regionali è notevolmente aumentato, in pratica decuplicato, passando a 200 lire ad elettore a 1 euro. Il tutto si traduce in un aumento netto di 125 milioni di euro per il 2002 e il 2003, e di 153 milioni per il 2004. In Commissione i partiti erano presenti in massa, e ciascuno di essi aveva portato i membri supplenti di quelli assenti. Davanti l'aula c'erano, in grande trepidazione, anche i tesorieri dei partiti. La leggina è stata approvata per voto nominale con 34 sì e un solo astenuto, Marco Boato, indispettitosi per il fatto che l'emendamento sia stato presentato in Commissione all'ultimo momento e non sia stato nemmeno illustrato o spiegato nei contenuti.
r. i.

Data: 
Venerdì, 12 July, 2002
Autore: 
Fonte: 
LA STAMPA
Stampa e regime: 
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