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Paolo Rossi antiproibizionista: film sulla canapa

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Non solo fumo. Da mezzo secolo in gran voga tra i nonni dei fiori ma anche tra i loro nipotini, la «cannabis indica», in arte marijuana, nasce da una gentile fogliolina non priva di una certa grazia decorativa. E difatti non è difficile trovarla su terrazze e balconi che, più o meno clandestinamente, la ospitano. «In Italia si calcola che ci siano circa un milione di pollici verdi che la coltivano», assicurano Daniele Mazzocca e Cristiano Bortone, produttori di «L'erba proibita», primo film-documento italiano sulla canapa, dal 3 maggio nelle sale delle principali italiane (Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo) distribuito da Lucky Red. Novantatrè minuti di racconti privati e testimonianze tecnico-scientifiche sull'«erba più amata dagli italiani» - o così almeno recita il sottotitolo - qui raccontata nelle sue tante, e non sempre note, trasformazioni. Perché c'è la canapa che si fuma ma anche quella che serve a fare tessuti, cordami, vele, mattoni, carburanti, vernici, automobili, banconote, reti, bandiere, tende, oli alimentari, cosmetici, farmaci antidolorifici e antispastici. «E' un film antiproibizionista, che nasce con la benedizione di Marco Pannella e dei radicali, ma è anche il primo film che cerca di raccontare ciò che sta dietro al dibattito pro e contro le droghe», spiegano i produttori. Conduttore della «canna story» Paolo Rossi, ma intervengono anche Dario Fo, Dario Vergassola e Davide Riondino. Oltre a una serie di gruppi musicali italiani che, all'erba, hanno dedicato canzoni, dai 99 Posse ai Sud Sound System, Pitura Freska, Radici nel cemento, Tiro Mancino. Per la parte scientifica, il neuropsicofarmacologo Gianluigi Gessa, il ricercatore Gianpaolo Grassi, Domenico e Settimio Bernardini che hanno dato vita al Museo della canapa. Il 2 maggio tutti al Palazzo delle esposizioni di Roma per una presentazione in anteprima della pellicola. Destinata certo a far discutere: facile prevedere il dissenso di chi sostiene argomenti contrari a quelli degli antiproibizionisti.

Giuseppina Manin

Data: 
Venerdì, 26 April, 2002
Autore: 
Fonte: 
CORRIERE DELLA SERA
Stampa e regime: 
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